Viva l'economia, abbasso la qualità: il caso CFL
Inviato: dom 23 gen 2022, 16:20
Ciao a tutti, fin da quando ho avuto un saldatore in mano e abbastanza forza nelle mani, mi sono divertito a smontare le lampadine CFL andate per recuperare i componenti e per curiosare lo schema.
Ciò che ho osservato negli anni è stato un notevole ribassamento di qualità e mi sto iniziando a pentire di non aver tenuto integro qualche driver di 6 o 7 anni fa. Giusto l'altro ieri a mia nonna si è bruciata di nuovo la lampadina nel cucinino (con accendi e spegni frequenti le CFL si cambiano che è una meraviglia ) e immancabilmente l'ho smontata.
Cosa ci ho trovato? Beh... non molto... Premetto che ultimamente si riescono ad aprire soltanto con una pressoché lieve torsione e non c'è più da sbattersi con seghetti e cacciaviti e il che inizia già a parlarci della qualità delle plastiche (ma forse è meglio così, almeno su queste bisogna veramente darci un taglio). Per quanto riguarda l'interno, le foto parleranno da se.
E' confrontata con la sua "sorella" precedente, stessa marca e stessa potenza (18W).
Purtoroop la qualità non è elevata ma allo step di qualotà precedente sforavano i 256kB. Da notare che anche la versione precedente non era proprio eccellente.
Ecco ora lo schema che ho ricreate. In rosso ho disegnato un fusibile (assente) e una resistenza per la protezione da correnti di inrush (assente, ma considerando la scarsa capacità di livellamento è quasi tralasciabile) e poi in verde le parti che sarebbe meglio avere, come le resistenze di emettitore che eviterebbero derive termiche.
Inoltre ci sono due componenti SMD molto piccoli marcati "470" che non sono riuscito a misurare ne come resistenze ne come condensatori (potrei averli danneggiati dissaldando il trasformatore) ma penso fossero già andati, in quanto la giunzione di base dei due BJT NPN (classici 13001) del mezzo ponte erano aperte. Era in corto anche il condensatore a film responsabile del riscaldamento dei filamenti, uno dei quali era "esploso" lasciando evidenti segi di bruciatura all'interno del tubo fluorescente. Nello schema è anche rappresentato il trafo. Notare come L'impedenza venga utilizzata come trasformatore di pilotaggio, omettendo il tipico toroide.
I due elettrolitici (in serie ) fanno da partitore di tensione e sommati (1,65 uF in totale) costituiscono una capacità di filtraggio veramente misera per 18W.
Vi ricordo che se qualcosa dovesse andare sorto il fusibile sarebbe il povero ponte di diodi in SMD, che rischierebbe tra l'altro di creare un corto. Altrimenti potrebbe anche dare a quei due poveri elettrolitici stressati il tempo di esplodere nel momento in cui andassero in perdita.
Ecco qui il trafo smontato (la carta isolante era presente solo tra il primario ed il secondario esterno che si vede già dalle foto mi si è polverizzata in mano) Ecco tutto.
A questo punto rimpiango davvero i vecchi pcb delle CFL da 18W, con un'induttanza di filtro da qualche parte sulla rail positiva e con a volte pure un condensatore in classe X2 tra fase e neutro. Ovviamente i transistor erano dei 13003, un po'più potenti e c'erano ben più "protezioni", come la resistenza fusibile o altre resistenze che impedivano derive termiche.
Rifatevi gli occhi a questo link http://www.pavouk.org/hw/lamp/en_index.html dove sono presenti anche e principalmente degli schemi molto ben fatti.
Tanti saluti e occhio alle cinesate,
Ciao!
Ciò che ho osservato negli anni è stato un notevole ribassamento di qualità e mi sto iniziando a pentire di non aver tenuto integro qualche driver di 6 o 7 anni fa. Giusto l'altro ieri a mia nonna si è bruciata di nuovo la lampadina nel cucinino (con accendi e spegni frequenti le CFL si cambiano che è una meraviglia ) e immancabilmente l'ho smontata.
Cosa ci ho trovato? Beh... non molto... Premetto che ultimamente si riescono ad aprire soltanto con una pressoché lieve torsione e non c'è più da sbattersi con seghetti e cacciaviti e il che inizia già a parlarci della qualità delle plastiche (ma forse è meglio così, almeno su queste bisogna veramente darci un taglio). Per quanto riguarda l'interno, le foto parleranno da se.
E' confrontata con la sua "sorella" precedente, stessa marca e stessa potenza (18W).
Purtoroop la qualità non è elevata ma allo step di qualotà precedente sforavano i 256kB. Da notare che anche la versione precedente non era proprio eccellente.
Ecco ora lo schema che ho ricreate. In rosso ho disegnato un fusibile (assente) e una resistenza per la protezione da correnti di inrush (assente, ma considerando la scarsa capacità di livellamento è quasi tralasciabile) e poi in verde le parti che sarebbe meglio avere, come le resistenze di emettitore che eviterebbero derive termiche.
Inoltre ci sono due componenti SMD molto piccoli marcati "470" che non sono riuscito a misurare ne come resistenze ne come condensatori (potrei averli danneggiati dissaldando il trasformatore) ma penso fossero già andati, in quanto la giunzione di base dei due BJT NPN (classici 13001) del mezzo ponte erano aperte. Era in corto anche il condensatore a film responsabile del riscaldamento dei filamenti, uno dei quali era "esploso" lasciando evidenti segi di bruciatura all'interno del tubo fluorescente. Nello schema è anche rappresentato il trafo. Notare come L'impedenza venga utilizzata come trasformatore di pilotaggio, omettendo il tipico toroide.
I due elettrolitici (in serie ) fanno da partitore di tensione e sommati (1,65 uF in totale) costituiscono una capacità di filtraggio veramente misera per 18W.
Vi ricordo che se qualcosa dovesse andare sorto il fusibile sarebbe il povero ponte di diodi in SMD, che rischierebbe tra l'altro di creare un corto. Altrimenti potrebbe anche dare a quei due poveri elettrolitici stressati il tempo di esplodere nel momento in cui andassero in perdita.
Ecco qui il trafo smontato (la carta isolante era presente solo tra il primario ed il secondario esterno che si vede già dalle foto mi si è polverizzata in mano) Ecco tutto.
A questo punto rimpiango davvero i vecchi pcb delle CFL da 18W, con un'induttanza di filtro da qualche parte sulla rail positiva e con a volte pure un condensatore in classe X2 tra fase e neutro. Ovviamente i transistor erano dei 13003, un po'più potenti e c'erano ben più "protezioni", come la resistenza fusibile o altre resistenze che impedivano derive termiche.
Rifatevi gli occhi a questo link http://www.pavouk.org/hw/lamp/en_index.html dove sono presenti anche e principalmente degli schemi molto ben fatti.
Tanti saluti e occhio alle cinesate,
Ciao!