Multimetro digitale cosiddetto "top di gamma" dalla casa con l'holster in giallo...
Multimetro con display grafico a matrice di punti da 50000 conteggi; precisione base dello 0.025 % in corrente continua; possibilità di registrazione nel tempo delle misure con marcatura della data ed ora.
E' un
CATegoria III su 600 Volt c.a e
CATegoria IV su 1000 Volt c.a (questo tipo di norme prevede la resilienza ai transitori di tensione anche fino ad 8/12 kVolt a seconda della distanza dall'origine del transitorio e spesso potrebbe fare la differenza, rispetto alla massa di multimetri anche di blasone, di progetto e produzione estremo orientale).
Pagina principale Fluke da cui poi è possibile prelevare il quasi mai, aggiornato programma Flukeview Forms nel suo aggiornamento (il programma completo viene fornito insieme al cavo adattatore ottico-RS232 od oggi USB) ed eventuale codice firmware di aggiornamento.
Occhio perché il firmware per i modelli più vecchi si ferma alla versione 1.16.
https://www.fluke.com/en-us/support/sof ... are-update
Occhio anche ad un componente interno che serve da "batteria tampone" per il periodo in cui il multimetro è sottoposto a cambio di batterie...
Fino ad una certa epoca conteneva un supercondensatore (
C145) a doppio strato vero e proprio tallone di Achille (comico il mondo moderno che affida strumenti del genere a componenti ridicolmente inaffidabili) per l'essere prone a perdite di materiale interno...e ve ne accorgete solo al primo cambio di batterie quando al riavvio noterete una "strana" perdita di data ed ora...di corsa aprite lo strumento e verificate in che stato è...al mio 287 dovetti cambiarlo subito appena comperato di fatto nuovo ma con lungo periodo di stock...di recente ho dovuto ricambiarlo).
In seguito è stata inserita una vera e propria batteria a montaggio superficiale...sulla cui durata nel tempo beh qui si fa conto sul fatto che la famosa "garanzia a vita" è paradossalmente di durata limitata alla famosa vita utile commerciale.
Manuale d'uso
https://dam-assets.fluke.com/s3fs-publi ... ta0200.pdf
Occhio occhio anche alle batterie usate...
Evitare come la peste le Duracell alcaline estremamente inclini a perdita di idrossido di potassio altamente corrosivo soprattutto (ma non solo) se lasciate internamente allo strumento per troppo tempo con carica elettrica interna, in esaurimento...
Non è un caso che Fluke installi sempre (eccezion fatta per i Fluke prodotti ed assemblati toh a caso eh in Cina...inclusi quelli che hanno platealmente una "C" come suffisso dopo il modello alfanumerico standard) batterie alcaline Energizer almeno in Occidente.
E le Energizer casualmente eh (le coincidenze non esistono dovremmo insegnarlo a scuola perché poi le persone lo scoprono, se lo scoprono, troppo tardi nella vita, questa) non vengono mai pubblicizzate ed anche boicottate ampiamente dalla filiera commerciale che inizia con i grossisti, prosegue con i rappresentanti e finisce nell'ultima delle edicole, negozi di giocattoli, ricevitorie ecc. ecc. italiane).
Le Energizer hanno una resistenza per costruzione meccanica e dispositivi di sfiato che le espone meno alla suddetta perdita di materiale.
Il mio consiglio per chi ha almeno un multimetro Fluke recente che deriva tutte le tensioni interne per conversione c.c-c.c a partire dalle batterie installate è quello di impiegare Energizer Lithium Ultimate che hanno una tensione a vuoto di 1.8 Volt c.c contro gli 1.5 Volt a vuoto sempre delle alcaline.
Esempio di registrazione misure
Con visualizzazione grafica a display
Smussamento (per media interna delle misure mostrate) delle misure in corrente alternata
Due funzionalità importanti almeno in ambito "elettrico" ovvero misure di valori in Ohm (valore resistivo di un resistore) bassi con corrente di misura di 10 mA c.c contro il normalmente impiegato 1 mA e fondoscala a 50 Ohm.
Misura di tensioni in c.a "fantasma" con impedenza d'ingresso ridotta rispetto ai canonici e standard 10 MOhm.
Forma d'onda del segnale impiegato internamente per misurare valori di condensatori in Farad
Il cavo di interfaccia che in epoca pre USB ovvero ad esempio al 1999-2001 quando acquistai il mio primo multimetro digitale Fluke 89IV presso
BNB di
Lucca consisteva di un connettore per interfaccia seriale RS232
Smontaggio o teardown come con miscuglio linguistico angloitalo altro si usa dire...pratica che sconsiglio altamente per non contaminare il microspazio interno pieno di delicati riferimenti di tensione, transistor a montaggio superficiale, microcontrollore...altro.
Solo se avete il sospetto che il supercondensatore SMD non sia più efficiente ed in perdita e ricordate bene le viti sono del tipo autofilettanti su materiale plastico dell'holster integrato, delicatissimo !!!!!
Schermo di protezione in materiale conduttivo
Microcontrollore RISC a 16 bit Texas Instruments
M430F448
https://lygte-info.dk/pic/Fluke/289/DSC_8455.jpg
Componenti di protezione nella forma di diodi a semiconduttore, varistori MOV e termistori PTC uniti ad attenta progettazione del circuito stampato
Notare lo shunt resistivo R5 a quattro terminali
Collegamento esterno a recensione scritta e documentata con immagini
https://lygte-info.dk/review/DMMFluke%20289%20UK.html
Marco
