Viva l'economia, abbasso la qualità: il caso CFL

Schemi di elettronica analogica di segnale e potenza
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Fabrizio_Br.
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Viva l'economia, abbasso la qualità: il caso CFL

Messaggio da Fabrizio_Br. »

Ciao a tutti, fin da quando ho avuto un saldatore in mano e abbastanza forza nelle mani, mi sono divertito a smontare le lampadine CFL andate per recuperare i componenti e per curiosare lo schema.
Ciò che ho osservato negli anni è stato un notevole ribassamento di qualità e mi sto iniziando a pentire di non aver tenuto integro qualche driver di 6 o 7 anni fa. Giusto l'altro ieri a mia nonna si è bruciata di nuovo la lampadina nel cucinino (con accendi e spegni frequenti le CFL si cambiano che è una meraviglia :roll: ) e immancabilmente l'ho smontata.
Cosa ci ho trovato? Beh... non molto... Premetto che ultimamente si riescono ad aprire soltanto con una pressoché lieve torsione e non c'è più da sbattersi con seghetti e cacciaviti e il che inizia già a parlarci della qualità delle plastiche (ma forse è meglio così, almeno su queste bisogna veramente darci un taglio). Per quanto riguarda l'interno, le foto parleranno da se.
E' confrontata con la sua "sorella" precedente, stessa marca e stessa potenza (18W).
Purtoroop la qualità non è elevata ma allo step di qualotà precedente sforavano i 256kB.
confronto tra le due versioni
confronto tra le due versioni
confronto-totale-1.jpg (173.44 KiB) Visto 1139 volte
Da notare che anche la versione precedente non era proprio eccellente.

Ecco ora lo schema che ho ricreate. In rosso ho disegnato un fusibile (assente) e una resistenza per la protezione da correnti di inrush (assente, ma considerando la scarsa capacità di livellamento è quasi tralasciabile) e poi in verde le parti che sarebbe meglio avere, come le resistenze di emettitore che eviterebbero derive termiche.
Inoltre ci sono due componenti SMD molto piccoli marcati "470" che non sono riuscito a misurare ne come resistenze ne come condensatori (potrei averli danneggiati dissaldando il trasformatore) ma penso fossero già andati, in quanto la giunzione di base dei due BJT NPN (classici 13001) del mezzo ponte erano aperte. Era in corto anche il condensatore a film responsabile del riscaldamento dei filamenti, uno dei quali era "esploso" lasciando evidenti segi di bruciatura all'interno del tubo fluorescente. Nello schema è anche rappresentato il trafo.
schema elettrico + trafo
schema elettrico + trafo
immagine schema elettrico.jpg (69.34 KiB) Visto 1139 volte
Notare come L'impedenza venga utilizzata come trasformatore di pilotaggio, omettendo il tipico toroide.
I due elettrolitici (in serie :? ) fanno da partitore di tensione e sommati (1,65 uF in totale) costituiscono una capacità di filtraggio veramente misera per 18W.
Vi ricordo che se qualcosa dovesse andare sorto il fusibile sarebbe il povero ponte di diodi in SMD, che rischierebbe tra l'altro di creare un corto. Altrimenti potrebbe anche dare a quei due poveri elettrolitici stressati il tempo di esplodere nel momento in cui andassero in perdita.

Ecco qui il trafo smontato (la carta isolante era presente solo tra il primario ed il secondario esterno che si vede già dalle foto mi si è polverizzata in mano)
trafo + pcb
trafo + pcb
trafo più circuito.jpg (35.93 KiB) Visto 1139 volte
Ecco tutto.

A questo punto rimpiango davvero i vecchi pcb delle CFL da 18W, con un'induttanza di filtro da qualche parte sulla rail positiva e con a volte pure un condensatore in classe X2 tra fase e neutro. Ovviamente i transistor erano dei 13003, un po'più potenti e c'erano ben più "protezioni", come la resistenza fusibile o altre resistenze che impedivano derive termiche.
Rifatevi gli occhi a questo link http://www.pavouk.org/hw/lamp/en_index.html dove sono presenti anche e principalmente degli schemi molto ben fatti.
Tanti saluti e occhio alle cinesate,
Ciao! :D
Guido
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Re: Viva l'economia, abbasso la qualità: il caso CFL

Messaggio da Guido »

Insomma, il "risparmio energetico" tanto decantato per gli utenti e per l'ambiente credo che sia andato a spasso: per i primi perche' ogni uno-due anni devono cambiare queste costose lampadine, anche a led, per il secondo perche' credo che la fabbricazione di queste lampadine sia piu' energivora ed inquinante della produzione di lampadine tradizionali a filamento.
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Fabrizio_Br.
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Re: Viva l'economia, abbasso la qualità: il caso CFL

Messaggio da Fabrizio_Br. »

Ahimè direi proprio che hai ragione... poi, quelle a LED in particolare e peggio ancora se ultra-economiche, hanno un indice cromatico molto basso, fattore spesso sottovalutato ma importante quando si tratta di illuminare camere con arredi colorati o qualche quadro. Per esperienza personale posso dire che in tinello, nulla ripaga gli occhi più di una bella lampada alogena (ahimè la mia era da 200W) e pure dimmerabile. Ora i miei per il bene del portafoglio ne hanno messa una a led da 20W veramente economica... colori ingrigiti e sfarfallio sono all'ordine del giorno. Però va ammesso che quelle meno economiche fanno bene il loro lavoro (da me è il caso in cucina): niente sfarfalli, colori pieni ed effettivo consumo ridotto. Di ciò ne ha parlato il nostro amico ElectroBoom in questo video https://www.youtube.com/watch?v=nycAujdp708
Tornando ai circuiti, un'enorme parentesi si potrebbe aprire in merito ai caricabatterie per telefoni di dubbia provenienza... e qui ci aiuta DiodeGoneWild
gigigi
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Re: Viva l'economia, abbasso la qualità: il caso CFL

Messaggio da gigigi »

Con le CFL ho avuto solo delusioni...guasti a non finire, lampade buttate e, secondo me, neanche tanto risparmio energetico, visto che in funzionamento scottano non poco.
Le prime che ho usato avevano un problema ricorrente: si apriva una R da 680KOhm che polarizzava la base di uno dei finali. Poi questa storia è finita, alle successive si è sempre aperto uno dei filamenti. Mettendolo in corto (o sostituendolo con una resistenza) per un po' tutto funzionava, poi nel giro di qualche mese si bruciava anche l'altro filamento... :evil:
Con quelle a led sono andato un po' meglio, e le uso con soddisfazione. A volte qualche led si è bruciato, si vede a occhio che ha un puntino nero sulla superficie, in questo caso basta metterlo in corto. Perchè? Perchè sono alimentati da un generatore di corrente, che cerca quindi di mantenere costante la corrente, non la tensione, di conseguenza gli altri led continuano a lavorare come da progetto. Trovo molto affidabili le lampade "a pannocchia", mentre mi si sono guastate molte, anzi tutte, quelle con i bastoncini gialli (tutte di bassa potenza, di solito) e ho deciso di non comprarle più.
Ho notato che alcune lampade sembrano essere sensibili alle variazioni di rete, o a disturbi di rete, perchè occasionalmente hanno un notevole flicker. Non mi è chiara la causa, dopo pochi secondi riprendono il normale funzionamento. Una, in particolare, va avanti così da anni.
Guido
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Re: Viva l'economia, abbasso la qualità: il caso CFL

Messaggio da Guido »

Avete perfettamente ragione. Inoltre mi chiedo quanto incida economicamente in una casa/ufficio il risparmio (se ci fosse perche' come detto ho dubbi considerata la vita media a volte bassa) di corrente con queste lampadine quando gli elettrodomestici consumano molto di piu'
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Fabrizio_Br.
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Re: Viva l'economia, abbasso la qualità: il caso CFL

Messaggio da Fabrizio_Br. »

Per quanto riguarda le lampadine led citate da gigigi, mi trovo perfettamente d'accordo, anche da me in casa hanno sostituito tutte le altre e, quelle di buona qualità, oltre che durare tanto, illuminano anche bene. I nonni invece preferiscono le CFL e il mio saldatore ringrazia :D , ma a vedere cosa ultimamente c'è dentro, inizio a percepire qualche dolorino psicofisico quando le smonto :roll:.
Per quanto riguarda il consumo citato da Guido, penso che se si ascolti soltanto il verdetto del contatore, ci sia, ma se come ha giustamente fatto notare, si includono anche i costi delle lampadine, li il dubbio compare.
Poi un altro contro delle CFL (probabilmente anche di quelle led, ma hanno una potenza minore quindi il problema si riduce), è l'estremamente bassa qualità della corrente che assorbono, sia del fattore di potenza cos(fi) che a livello di THD e disturbi EMI... Menomale che CFL e radio AM non hanno convissuto per molto tempo... altrimenti... povere radio.
ilciumbia
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Re: Viva l'economia, abbasso la qualità: il caso CFL

Messaggio da ilciumbia »

Queste cose mi sconvolgono... In azienda da noi diventiamo pazzi a fare certificare le lampade IEC, UL e varie altre robe, e poi arrivano lampadine che ci si sente Montecarlo... Io do i numeri!!!
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Fabrizio_Br.
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Re: Viva l'economia, abbasso la qualità: il caso CFL

Messaggio da Fabrizio_Br. »

Eh già! mi mancano ancora almeno un paio d'anni al mondo del lavoro ma osservando e soprattutto ascoltando mio padre in smart working, ho un'idea abbastanza chiara di cosa voglia dire rispettare le certificazioni!
Si potrebbe anche aprire un tanto grande quanto triste capitolo sui caricabatterie di dubbia provenienza, ma li c'è già il nostro amico Danyk (Diodegonewild) che ci pensa.
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