Quando si pilotano transistor, mosfet etc diventa necessario ridurre al minimo perdita di potenza che viene dissipata sotto forma di calore perche' cosi' facendo si riesce a raggiungere potenze ragguardevoli senza grosse perdite di energia elettrica. Pensa ad un amplificatore di BF in classe A dove il rendimento e' bassissimo, se ben ricordo il 50 % della corrente viene dispersa in calore . Se per potenze basse e/o dove si voglia avere bassa distorsione l'amplificazione analogica puo' essere conveniente, per potenze alte dove non c'e' la necessita' di alta fedelta' la modulazione PWM diventa preferibile. I semiconduttori che ho detto dissipano pochissimo in calore quando sono interdetti (corrente zero e max tensione ai loro capi) oppure quando sono in saturazione (corrente max e quasi zero tensione ai loro capi), ma ovviamente queste due condizioni non vanno d'accordo con la possibilta' di ottenere un segnale analogico in uscita. Il trucco che si e' usato e' quello di giocare sul tempo di conduzione. Se abbiamo in Arduino una tensione max di uscita di 5 V e min di zero volt, una volta fissata una unita' di tempo per esempioapollokid ha scritto: ↑mer 29 lug 2020, 11:44 Posso approfittare di te e provare a togliermi una curiosità? Perchè si preferisce generare un segnale PWM e poi filtrare le armoniche anzicchè generare direttamente la sinusuoide attraverso l'uscita analogica da amplificare poi con un amplificatore audio?
1 mS, se portiamo l'uscita per 0,5 mS a 5 V e nei restanti 0,5 mS a zero V la tensione media in quel mS sara' di 2,5 V. Analogamente se abbiamo una uscita per 0,6 mS a 5 V e per 0,4 mS a zero volt la tensione media di uscita sara' 3 V, con valori intermedi si hanno tensioni medie da 0 a 5 V. Con questo trucco abbiamo in uscita onde quadre che ci permettono di pilotare i semiconduttori in saturazione oppure interdizione, ma filtrando l'usicta dei semiconduttori con filtro RC oppure tramite induttanze e/o bobina di trasformatore otteniamo il valore medio di tutti questi pilotaggi, simulando cosi' un segnale analogico. E' lo stesso principio degli amplificatori di BF in classe D che si usano quando si vuole avere il max rendimento elettrico. C'i sono un paio di video di pier Aisa relativi appunto agli amplificatori in classe D.
Certamente. Se si vuole avere bassa distorsione diventa necessario l'amplificatore analogico anche se per potenze di 200-300 watt comincia a costare.Sicuramente ci sono dei motivi ma al momento mi sfuggono, posso solo ipotizzare che sia più semplice il circuito di amplificazione piuttosto che la sinusoide filtrata dalle componenti armoniche risulti alla fine più pulita e continua rispetto a quella generata con il DAC che per forza di cose ha una forma più o meno scalettata in funzione del numero di bit di risoluzione.