Oggi mi sono imbattuto su un video youtube di cui vi lascio il link qui di seguito:
https://www.youtube.com/watch?v=BHRIFVubO60
Il tizio ha creato una fornace con elettrodi in grafite utilizzando per il collegamento elettrico una vasca di acqua e sale nel quale far passare la fase che poi arriva ad un elettrodo, mentre il neutro è direttamente collegato al secondo elettrodo. (più o meno minuto 6.50 per la descrizione della vasca)
Non nascondo che la cosa mi intriga alquanto e vorrei approfondire e chiedere a voi più esperti che cosa è questa vasca e quale il suo ruolo.
Grazie!
M.
Alimentatore ad acqua
Re: Alimentatore ad acqua
Descritto così direi che svolge il ruolo di reostato (=resistore variabile) ad alta dissipazione di potenza. Non è il massimo dal punto della sicurezza elettrica, però funziona.
Re: Alimentatore ad acqua
Credo anch'io, ho visto usare vasche di acqua salata anche come carico per provare generatori Trifase.
- lucianonoe
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Re: Alimentatore ad acqua
Il post mi ha incuriosito e ho guardato pure io il video con la traduzione dell'audio in italiano, se ho ben capito lui ha costruito una mini fornace utilizzando una pietra refrattaria e degli elettrodi in carbonio collegati ad un filo conduttore di un diametro di circa 1 cm. poi il tutto lo collega alla presa normale di corrente del suo laboratorio, quello che io mi chiedo, passera una corrente altissima e la rete domestica di casa che fa capo al contatore sicuramente non avrà una sezione di filo così grossa, non c'è il rischio che possa bruciare? Per quanto riguarda la vasca con acqua, mi è sembrato di capire che lui dica che è un saldatore a bagno di acqua, mah?
Re: Alimentatore ad acqua
Ci sono diversi diversi siti che trattano l'argomento.
con la ricerca "rheostat water" ci sono molte cose interessanti. Anche su youtube.
probabilmente è stato uno dei primi metodi per variare la tensione.
Non ho trovato però riferimenti matematici, e tutti quelli che si cimentano lo fanno un po' alla "garibaldina"
A mio avviso però è interessante in quanto permette di creare una piccola fornace, oppure un saldatore a punti (Anche Pier aveva affrontato l'argomento smontando un microonde) senza usare fiamme libere o componenti elettronici non sempre alla portata.
Visto però che gli elettrodi vengono manipolati con le mani, mi domando quali siano le tensioni che si hanno all'uscita in funzione della quantità di acqua/sale e della superficie delle piastre immerse (penso che siano questi i principali parametri coinvolti... forse anche la distanza tra le piastre)
Grazie per l'attenzione
M.
con la ricerca "rheostat water" ci sono molte cose interessanti. Anche su youtube.
probabilmente è stato uno dei primi metodi per variare la tensione.
Non ho trovato però riferimenti matematici, e tutti quelli che si cimentano lo fanno un po' alla "garibaldina"
A mio avviso però è interessante in quanto permette di creare una piccola fornace, oppure un saldatore a punti (Anche Pier aveva affrontato l'argomento smontando un microonde) senza usare fiamme libere o componenti elettronici non sempre alla portata.
Visto però che gli elettrodi vengono manipolati con le mani, mi domando quali siano le tensioni che si hanno all'uscita in funzione della quantità di acqua/sale e della superficie delle piastre immerse (penso che siano questi i principali parametri coinvolti... forse anche la distanza tra le piastre)
Grazie per l'attenzione
M.
Re: Alimentatore ad acqua
Qui un mini riassunto..
http://www.dsch.univ.trieste.it/~balduc ... ode11.html
Si puoi regolare la resistenza variando distanza superficie degli elettrodi e concentrazione della soluzione..
http://www.dsch.univ.trieste.it/~balduc ... ode11.html
Si puoi regolare la resistenza variando distanza superficie degli elettrodi e concentrazione della soluzione..
Re: Alimentatore ad acqua
Ottimo riferimento max!
All'uscita avrò corrente alternata con tensione ridotta (secondo leggi di cui sopra) e max amperaggio dato dalla rete (16A) corretto? Oppure a seconda della tensione di uscita lamperaggio varierà per tenere costante il prodotto V*I?
All'uscita avrò corrente alternata con tensione ridotta (secondo leggi di cui sopra) e max amperaggio dato dalla rete (16A) corretto? Oppure a seconda della tensione di uscita lamperaggio varierà per tenere costante il prodotto V*I?