ALIMENTATORE 2A

Area dedicata ai convertitori lineari e di tipo switching (SMPS). Scambio di schemi, calcoli e progettazione
Guido
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Re: ALIMENTATORE 2A

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IT9BFZ ha scritto: sab 27 mar 2021, 6:47 Ciao deve alimentatore un piccolo TX in FM si parla di 80-100ma quindi la corrente e' irrisoria.ma sul modulo da 5A si deve aggiungere il transistors finale ho va bene cosi com'è
Va bene cosi' come e'. Per una corrente cosi' bassa potresti usare anche il modulo da 2 A cosi' come e'. Questi moduli hanno il vantaggio di essere regolabili quindi in futuro potresti regolarlo per tensioni in out maggiori-minori di 9V.
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Re: ALIMENTATORE 2A

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scossa ha scritto: sab 27 mar 2021, 12:07 Scusa Guido, perché metà corrente? semmai metà potenza (VA) o sbaglio?
La potenza e' data da V x A, quindi se dimezzi la corrente max disponibile di fatto dimezzi la potenza max disponibile.
Se io ho un trasformatore (esempio concreto) con secondario da 9-0-9 V, 10 VA posso prelevare al secondario una corrente di (10/18) 0.556 A sia che prelevi 18 V dai terminali estremi (9-9) quindi 10 VA, sia che la prelevi 9 V da un estremo ed il centrale (0-9) quindi 5 VA (l'assorbimento sul primario non cambia).
Si, ma nel messaggio precedente hai scritto:
C'è qualche controindicazione a sfruttare il trasformatore che ha, usandolo a 9 V con un ponte di diodi tra un estremo e la presa centrale?
Se in un trasformatore a doppio avvolgimento con presa centrale utilizzi un solo avvolgimento, la corrente max disponibile in uscita si dimezza. Se invece metti il centrale a massa e colleghi i due estremi a un diodo ciascuno, hai doppia corrente max e un raddrizzamento a doppia semionda. Questo tipo di raddrizzamento a due diodi ha il vantaggio rispetto al ponte che perdi solo 0,7 V invece di 1,4 V
Se non fosse chiaro ti potrei disegnare lo schemino di raddrizzamento di questi secondari con presa centrale.
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scossa
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Re: ALIMENTATORE 2A

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Ciao Guido,
Guido ha scritto: Se in un trasformatore a doppio avvolgimento con presa centrale utilizzi un solo avvolgimento, la corrente max disponibile in uscita si dimezza.
Scusa ma faccio fatica a seguirti. Se ti va di aiutarmi a capire e colmare le mie lacune, partiamo dall'inizio, lasciando perdere il discorso raddrizzamento e filtro, e prendendo il solo trasformatore.
Parli di "doppio avvolgimento con presa centrale" e già qui mi trovo in difficoltà, perché quelli che ho visto io o erano singolo avvolgimento con presa centrale (presumo più comuni perché meno costosi) o due avvolgimenti identici collegabili in serie/parallelo; per semplicità parliamo di due avvolgimenti identici, quindi immagino si possa schematizzare così:
2Secondari2.jpg
2Secondari2.jpg (55.9 KiB) Visto 2842 volte
dove i due secondari sono in serie (rispettando la fase) quindi raddoppi (sommi) la tensione ed è equiparabile al trasformatore con singolo avvolgimento e presa centrale, altrimenti se li metti in parallelo raddoppi la corrente, restando il prodotto VA costante.

Se fin qui ho detto giusto vuol dire che usando il trasformatore come da schema la corrente disponibile al secondario è quella nominale ed il trasformatore verrà sfruttato per soli 5 VA.

La confusione, a questo punto, si crea sulla parte raddrizzamento e filtro. Io so che, come purtroppo Nuova Elettronica NON ha mai insegnato (*), se voglio fare un alimentatore da 2A in CC il secondario del trasformatore deve essere dimensionato, ad essere ottimisti, per almeno 2,5 A; quindi nel nostro esempio dopo raddrizzamento e filtro, in CC potrò disporre al massimo 0.4 A.

Mi fermo qui in attesa di tue conferme/correzioni.

Grazie.

(*) non c'è un solo progetto di alimentatore di N.E. in cui a fronte di un dato di corrente in CC, il trasformatore non fosse dichiarato per la stessa corrente: p.e. Alimentatore in CC x V - 2 A, trasformatore da y V - 2 A.
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Re: ALIMENTATORE 2A

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Allora, i due avvolgimenti con presa centrale non vengono utilizzati in serie ma negli schemi comunemente usati sono collegati in parallelo con due diodi che impediscono che ci siano cortorcircuiti, secondo lo schema che ho disegnato in basso. Infatti con questi collegamenti si otterra' in out 9 V con disponibilita' di corrente doppia rispetto a quella fornibile da un singolo avvogimento, e sfruttando in pieno la potenza del trasformatore 10VA /9 = 1,11 A. Infatti se fossero in serie si otterrebbe in uscita 18 V, ma la disponiblita' di corrente sarebbe la meta' : 10 VA /18 = 0,556. Se si utilzzasse un solo avvolgimento con un solo diodo raddrizzatore si potrebbe pensare erroneamente che sarebbe sempre valida la formula 10VA /9 = 1,11 A ma e' sbagliata perche' nei trasformatori commerciali se sono stati calcolati per fornire 0,556 A per avvolgimento ottenendo 9 V, cercando di ottenerere 1,11 A da un singolo avvolgimento si avrebbe un calo della tensione in uscita a per es. a 7 V o meno, e con surriscaldamento del filo. Infatti i costruttori non hanno interesse a inserire filo di diametro superiore rispetto alla corrente prevista perche' costerrebbe di piu' e occuperebbe piu' spazio sul rocchetto. Non so se e' chiaro adesso.
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scossa
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Re: ALIMENTATORE 2A

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Ciao Guido,
Guido ha scritto: dom 28 mar 2021, 0:27 Non so se e' chiaro adesso.
Sì, quello che dici tu è chiaro; il fatto è che sono io che non riesco a spiegare cosa intendo.

Ci riprovo portandoti due esempi reali: uno è il progetto di N.E. LX 1364 (riv. 196, video di Pier #547),
 
LX1364_rsz.jpg
LX1364_rsz.jpg (131.08 KiB) Visto 2821 volte
 
l'altro è il progetto di F.E. (credo) MK3965.
 
MK3965.jpg
MK3965.jpg (182.04 KiB) Visto 2821 volte
 
In entrambi gli schemi viene utilizzato un trasformatore con presa centrale (LX1364) o intermedia (MK3965) allo scopo di ridurre la dissipazione sui transistor finali abbassando la tensione sui collettori, senza dimezzare la corrente disponibile che resta quella nominale del trasformatore.
Ecco, questo è il modo in cui io intendevo usare il trasformatore quando ho suggerito di "sfruttare il trasformatore che ha, usandolo a 9 V con un ponte di diodi tra un estremo e la presa centrale" (avevo erroneamente capito che il trasformatore era da 0-9-18).
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Re: ALIMENTATORE 2A

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scossa ha scritto: sab 27 mar 2021, 12:07 Se io ho un trasformatore (esempio concreto) con secondario da 9-0-9 V, 10 VA posso prelevare al secondario una corrente di (10/18) 0.556 A sia che prelevi 18 V dai terminali estremi (9-9) quindi 10 VA, sia che la prelevi 9 V da un estremo ed il centrale (0-9) quindi 5 VA (l'assorbimento sul primario non cambia).
Se sto dicendo una castroneria ti prego di correggermi.
Riprendo un tuo messaggio precedente per mettere in evidenza che se si scrive "9-0-9" stiamo parlando di un trasformatore nato per avere la presa centrale a massa, e i due estremi a due diodi. Ed infatti nella prima foto di IT9... si vedono due diodi che sembrano proprio destinati a questo scopo. Invece se parliamo di un trasformatore con presa intermedia per evitare che il finale debba dissipare inutilmente potenza sotto forma di calore scriveremo "0-9-18". Ed infatti giustamente NE nello schema dell'alimentatore con presa intermedia scrive 0-14-28. Trasformatori studiati per questo scopo non hanno secondari uguali, anche se hanno tensioni uguali: il semiavvolgimento 0-14 potrebbe essere fatto con filo di un certo diametro, ed il semiavvolgimento 14-28 con filo di diametro inferiore perche' la corrente ottenibile quando si sfruttano entrambi i due semiavvolgimenti in serie non puo' che essere inferiore rispetto alla corrente ottenibile con il solo semiavvolgimento 0-14.
PS mi sono accorto solo dopo, nel tuo ultimo messaggio, che in parte anche tu hai detto le stesse cose che ho scritto qui.
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scossa
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Re: ALIMENTATORE 2A

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Ciao,

Ok, chiarito; non sapevo esistessero trasformatori con un secondario con prese intermedie avvolto con filo di sezioni diverse. Prendo nota.

Grazie.
Bye!
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Re: ALIMENTATORE 2A

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Guido ha scritto: Trasformatori studiati per questo scopo non hanno secondari uguali, anche se hanno tensioni uguali: il semiavvolgimento 0-14 potrebbe essere fatto con filo di un certo diametro, ed il semiavvolgimento 14-28 con filo di diametro inferiore perche' la corrente ottenibile quando si sfruttano entrambi i due semiavvolgimenti in serie non puo' che essere inferiore rispetto alla corrente ottenibile con il solo semiavvolgimento 0-14.
Scusami Guido ma il discorso non mi quadra. Se un trasformatore con un secondario da 28V con presa intermedia deve fornire 5A alla massima tensione, allora deve essere fatto con un filo di sezione minima di 2,5 mm2(*) sia per il semiavvolgimento 0-14 che per quello 14-28. Che senso ha fare il primo semiavvolgimento con una sezione maggiore se poi il circuito a valle (finale/protezioni/dissipazione) è progettato per una corrente di 5A? (trascuriamo il discorso delle perdite/rendimento del mio appunto sui progetti di N.E.)

Ti ringrazio per l'interessante discussione.

(*) "La sezione e quindi il diametro da assegnare ai conduttori viene calcolato in base alla densità di corrente. Generalmente si ammette una densità di 2 A/mm2 .." fonte Fausto Mondani - Elementi di Elettronica e di Elettrotecnica Vol. 1 pag. 320.
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Re: ALIMENTATORE 2A

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Ovviamente i trasformatori con secondari cosi' diversi sono progettati per apparecchiature ben precise. Nell'esempio che hai fatto, trasformatore 0-14-28 V 5A quindi da 140 VA circa, il costruttore, se prevede che al disotto dei 14 V la corrente gestibile dal circuito sia sempre al massimo 5A usera' filo dello stesso diametro, perche' sarebbe uno spreco di soldi usare diametri maggiori. Ma se il costruttore prevede che al disotto di 14 V si possano gestire correnti maggiori di 5 A, potra' usare filo capace di tollerare fino 10 A perche' quello che limita la potenza e quindi la corrente prelevabile dal trasformatore e' l'ampiezza del suo nucleo e il diametro del filo (e conseguentemente lo spazio disponibile sul rocchetto). Se l'apparecchiatura permette di maneggiare questa corrente perche' non approfittarne con una piccola spesa in piu' ?
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scossa
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Re: ALIMENTATORE 2A

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Ok, tutto chiaro.

Grazie per la pazienza.
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