Consiglio su multimetro Aneng AN870

Recensioni e consigli su strumentazione da laboratorio da chi li ha poteuti provare
Gepp
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Re: Consiglio su multimetro Aneng AN870

Messaggio da Gepp »

Marco1971 ha scritto: sab 26 dic 2020, 10:14 Ciao, leggo che hai acquistato un multimetro digitale Aneng AN870.
Ovviamente la qualità interna dei componenti, la progettazione e rispondenza agli standard di categorie sulle sovratensioni (le note CAT stampigliate anche in bella vista sullo chassis esterno) sono commisurate al prezzo di acquisto finale.
Però qui si aprirebbe un capitolo molto lungo...siamo inondati letteralmente da strumenti elettronici progettati, prodotti in estremo Oriente ormai da decenni se nei primi anni '80 comperai da allora GBC un 7605C digitale figlio dell'epopea dei multimetri digitali basati su cloni o proprio varianti del noto circuito integrato di conversione, Intersil 7106.
Secondo me esiste da tempo molto tempo un tacito accordo sotterraneo con i produttori di blasone, noti dell'Occidente in decadenza e non solo Fluke ma anche la tedesca Brymen ecc. ecc. affinché la curva che porterà anche le produzioni di punta come UNI-T ad essere conformi pienamente a certi dettami elaborati da specifiche, scritte troppo su carta in Occidente sia molto lenta. Per non distruggere da subito l'Occidente ed i suoi ricordi di fu potenza economica ed anche militare a margine.

Nello specifico questo è il multimetro in oggetto (le leggi il thread da me dedicato qui ai multimetri digitali leggerai di quante volte abbia recensito strumenti di questo tipo). E come si può vedere non risponde a nessuna delle specifiche di CATegoria per cui si riporta la relativa stampigliatura/serigrafia.

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Categoria III 1000 Volt !!!!! e soprattutto categoria IV 600 Volt !!!!!!!
E questa ehm faccenda è estremamente pericolosa perché ingenera in chi li acquista (e non tutti sono esperti oppure appassionati evoluti di elettronica, elettrotecnica...anche nei nostri settori dell'elettronica, elettrotecnica ecc. ecc. c'è improvvisazione, parecchia con generazioni e generazioni di persone che hanno solo mere conoscenze empiriche) delle false sicurezze.

La cosa curiosa è che se io introducessi oggetti del genere in commercio in Italia...come del resto tutta la marea di materiale elettrico che proviene dalla Cina ecc. ecc. verrei sicuramente bloccato dopo una settimana.
Invece da lustri, decenni c'è un via libera come fosse una sorta di zona franca in cui nessuno realmente ha intenzione, ad alto livello di mettere mano. E potete intuire il perché ad alto livello si chiudano ambedue gli occhi.

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Gli stessi nomi noti e di blasone che spesso anche però si cullano su glorie passate, hanno da tempo come nel caso di Fluke avviato produzioni in Cina ed India addirittura di multimetri digitali di alto rango come gli 87VC, 287C/289C apponendo solo il postfisso "C" emblematico.
La qualità ovviamente è "più o meno" vicinissima a quella degli equipollenti occidentali...diciamo al 99.9 %

Ovviamente scordiamoci di poter misurare correnti con valori nemmeno vicini ai 20 Ampère indicati sulla serigrafia...fonderebbe tutto anche se applicati per pochi secondi.
Ma d'altronde nemmeno con multimetri digitali con blasone mi azzarderei mai a misurare correnti vicini ai 10 Ampère. Meglio a questo punto una pinza amperometrica.

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Una sua recensione abbastanza completa

https://lygte-info.dk/review/DMMAnengAN870%20UK.html

Ciao e grazie per la risposta.
Io penso che qualsiasi multimetro in questa fascia di prezzo (20€-30€) abbia la stessa qualità costruttiva e stessa sicurezza; quindi tanto vale prendere quello con più funzioni... L’uni t 136 suggerito ( che costa pure meno dell’aneng) dici che rispetta quelle classi di sicurezza?
Da anni utilizzo un multimetro veramente base e non mi è mai successo nulla ( ovviamente lo utilizzo al massimo per misurare la tensione di rete), per questo mi serviva un multimetro con le stessa “qualità “ ma con funzioni in più come misura di capacità e NCV.
Pensi sia giusto il ragionamento?
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Marco1971
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Re: Consiglio su multimetro Aneng AN870

Messaggio da Marco1971 »

Ciao, ovviamente (ed è una tragedia moderna per questa storia delle certificazioni di presunte terze parti) non ottempera alle specifiche che riporta sul suo case esterno nemmeno lo UNI-T citato.
Statisticamente nell'arco di una vita è quasi "certo" non avresti nessun problema dovuto ai transitori di tensione viaggianti sulla rete di distribuzione elettrica.
Ma il giorno che facendo una misura anche su circuiti energizzati in corrente alternata, dovesse esserci anche una "onda" di tensione sovrapposta prodotta anche a chilometri di distanza da te, ad esempio per effetto di una scarica elettrica da temporale...potresti avere problemi.
I CAT III e CAT IV sono progettati per sopportare (ed attenuare transitori di 8000 e 12000 Volt...con precise forme d'onda degli impulsi stabilite nelle norme IEC).
I problemi di tutta questa grande schiera di multimetri digitali è il fatto che sono progettati negli anni 2000 come se emergessero ed appartenessero invece a tutti gli anni '90 e precedenti quando non esistevano ancora le specificazioni suddette.
E Pier esperto di alte tensioni se ne accorge subito anche aprendone uno...notando ad esempio l'assenza di slot in aria che vengono chiusi dal materiale plastico del guscio; assenza di termistori PTC di adeguato dimensionamento; assenza di varistori MOV ed anche spesso (ma non sempre) assenza di diodi di protezione ai terminali di ingresso.
Ovviamente tutti oggi abbiamo almeno uno strumento del genere anche per sole misure "da fare in fretta" oppure su circuiti elettrici/elettronici in corrente continua.
Io stesso ho alcuni UNI-T ed un 7605C che emerge da quel nostro passato anni '80 del ventesimo secolo...e tragicamente li accomuna proprio la progettazione interna. Apri un UT61B UNI-T ed un 7605C che veniva distribuito dalla GBC in Italia e tragicamente osservi una troppo stretta somiglianza del primo stadio di "non protezione" agli ingressi.
E' stato permesso che l'estremo Oriente facesse ciò che meglio credeva e creda ora...Cina in testa anche come ho scritto lato materiale elettrico distribuito nel mondo ed in Italia. Con enti certificatori e marchi di qualità come IMQ che fanno orecchie da non so, non vedo...per certi sospetti accordi a monte di cui ho scritto a livello più alto, politico.
Il costo di acquisto almeno è commisurato a ciò che si ottiene...mentre agli estremi opposti in alto è largamente pompato da blasoni ormai largamente da ridimensionare.

Marco
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Re: Consiglio su multimetro Aneng AN870

Messaggio da Gepp »

Marco1971 ha scritto: dom 27 dic 2020, 9:31 Ciao, ovviamente (ed è una tragedia moderna per questa storia delle certificazioni di presunte terze parti) non ottempera alle specifiche che riporta sul suo case esterno nemmeno lo UNI-T citato.
Statisticamente nell'arco di una vita è quasi "certo" non avresti nessun problema dovuto ai transitori di tensione viaggianti sulla rete di distribuzione elettrica.
Ma il giorno che facendo una misura anche su circuiti energizzati in corrente alternata, dovesse esserci anche una "onda" di tensione sovrapposta prodotta anche a chilometri di distanza da te, ad esempio per effetto di una scarica elettrica da temporale...potresti avere problemi.
I CAT III e CAT IV sono progettati per sopportare (ed attenuare transitori di 8000 e 12000 Volt...con precise forme d'onda degli impulsi stabilite nelle norme IEC).
I problemi di tutta questa grande schiera di multimetri digitali è il fatto che sono progettati negli anni 2000 come se emergessero ed appartenessero invece a tutti gli anni '90 e precedenti quando non esistevano ancora le specificazioni suddette.
E Pier esperto di alte tensioni se ne accorge subito anche aprendone uno...notando ad esempio l'assenza di slot in aria che vengono chiusi dal materiale plastico del guscio; assenza di termistori PTC di adeguato dimensionamento; assenza di varistori MOV ed anche spesso (ma non sempre) assenza di diodi di protezione ai terminali di ingresso.
Ovviamente tutti oggi abbiamo almeno uno strumento del genere anche per sole misure "da fare in fretta" oppure su circuiti elettrici/elettronici in corrente continua.
Io stesso ho alcuni UNI-T ed un 7605C che emerge da quel nostro passato anni '80 del ventesimo secolo...e tragicamente li accomuna proprio la progettazione interna. Apri un UT61B UNI-T ed un 7605C che veniva distribuito dalla GBC in Italia e tragicamente osservi una troppo stretta somiglianza del primo stadio di "non protezione" agli ingressi.
E' stato permesso che l'estremo Oriente facesse ciò che meglio credeva e creda ora...Cina in testa anche come ho scritto lato materiale elettrico distribuito nel mondo ed in Italia. Con enti certificatori e marchi di qualità come IMQ che fanno orecchie da non so, non vedo...per certi sospetti accordi a monte di cui ho scritto a livello più alto, politico.
Il costo di acquisto almeno è commisurato a ciò che si ottiene...mentre agli estremi opposti in alto è largamente pompato da blasoni ormai largamente da ridimensionare.

Marco


Grazie mille, ma solo per curiosità cosa potrebbe succedere? Cioè al massimo può esplodere il multimetro no?
Guido
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Re: Consiglio su multimetro Aneng AN870

Messaggio da Guido »

Marco1971 ha scritto: dom 27 dic 2020, 9:31
E' stato permesso che l'estremo Oriente facesse ciò che meglio credeva e creda ora...Cina in testa anche come ho scritto lato materiale elettrico distribuito nel mondo ed in Italia. Con enti certificatori e marchi di qualità come IMQ che fanno orecchie da non so, non vedo...per certi sospetti accordi a monte di cui ho scritto a livello più alto, politico.
Il costo di acquisto almeno è commisurato a ciò che si ottiene...mentre agli estremi opposti in alto è largamente pompato da blasoni ormai largamente da ridimensionare.
Facendo un discorso che ha poco di elettronica e molto di politica sembra che ci siamo voluti fare del male volontariamente: una fabbrica anche piccola in italia e nel mondo occidentale e' oberata di tante di quelle incombense burocratiche, fiscali, legislative che se anche avesse successo non avrei difficolta' a capire che il proprietario voglia venderla al miglior offerente alla prima occasione, oppure per sopravvivere alle spese cosi' gonfiate non puo' fare altro che aumentare i prezzi, riducendosi pero' la quota di mercato .
Per non parlare poi delle consoscenze tecniche: sembra che nel mondo occidenatale i grandi marchi ed innovatori facciano a gara a consegnare agli orientali i loro segreti industriali tramite le loro commesse di fabbricazione, e non c'e' da stupirsi che gli orientali ci stiano surclassando.
Eppure il segreto industriale e' una cosa che e' sempre stata preziosa: a Murano ai tempi della Repubblica di Venezia vigeva la pena di morte per chi avesse riferito segreti nella lavorazione del vetro.
Inoltre se un utente prende la "scossa" maneggiando un multimetro puo' fare una causa milionaria al fabbricante occidentale, ma se e' un fabbricante cinese nisba. Non parliamo poi di veri e presunti effetti collaterali dei farmaci delle multinazionali ...
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Marco1971
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Re: Consiglio su multimetro Aneng AN870

Messaggio da Marco1971 »

Guido hai toccato dolentissime note...la responsabilità di tutto questo ed altro è della Politica con P maiuscole varie in Italia.
Ma anche qui...di chi è la responsabilità a monte per l'avere avuto nei decenni non da ora "caste politiche" come le nostre ?
La delocalizzazione diciamo è anche inseguita per ottenere il massimo profitto in zone del mondo dove il costo del lavoro è quasi nullo, dove le tutele per i lavoratori sono quasi nulle...e qui di etico c'è molto poco. C'è molto invece di meschino e cinico.

Marco
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Re: Consiglio su multimetro Aneng AN870

Messaggio da Marco1971 »

Nel caso una sovratensione impulsiva, di entità anche intorno ai 1000 Volt raggiunga un multimetro (oggi quasi sempre di tipo digitale ma si applica anche a quelli analogici) senza componenti interni di protezione adeguatamente dimensionati ed anche un progetto del circuito stampato che tenga conto di spazi adeguati, i problemi non li ha solo lo strumento ma anche l'operatore, l'utente che lo ha vicino.

Marco
Guido
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Re: Consiglio su multimetro Aneng AN870

Messaggio da Guido »

Marco1971 ha scritto: lun 28 dic 2020, 9:54 Ma anche qui...di chi è la responsabilità a monte per l'avere avuto nei decenni non da ora "caste politiche" come le nostre ?
La delocalizzazione diciamo è anche inseguita per ottenere il massimo profitto in zone del mondo dove il costo del lavoro è quasi nullo, dove le tutele per i lavoratori sono quasi nulle...e qui di etico c'è molto poco. C'è molto invece di meschino e cinico.
Tu forse vuoi dire che la colpa e' anche del popolo che non sceglie con giudizio al momento di votare. In parte e' vero, ma non dimentichiamoci che chi ha in mano i media puo' far credere al popolo quello che vuole ed in pratica comanda. Non per niente anche nella II guerra mondiale un certo Hitler e' riuscito a far fare al popolo cose innominabili grazie ad una propaganda massiccia via radio. Inoltre non dimentichiamoci che il popolo e' cosi' oberato dai problemi di tutti i giorni che dimentica presto o non fa caso agli imbrogli anche colossali che ogni tanto vengono a galla a fatica dato il controllo dei media gia' descritto.
Scusate l'OT
Gepp
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Re: Consiglio su multimetro Aneng AN870

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E dell’UNI T 61E+ cosa ne pensate? ( costa sulle 70€)
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