elettrolisi Puharich

[rodolfo]

Salve, spero di non infrangere nessuna regola proponendo un progetto che mi coinvolge fortemente, nella trepida considerazione dei prossimi eventi futuri che riguardano le scarsità energetiche nel nostro paese. Quindi passo direttamente all'illustrazione della proposta. Ho trovato un interessante schema semplice sull elettrolisi sviluppato e brevettato dal dott Puharich personalità di fama internazionale ai tempi del prestidigiatore Uri Geller. Qualcuno di una certa età se ne ricorderà di certo. La sintesi della peculiarità del suo brevetto si basa sul comportamento del liquido sanguigno che alla frequenza di 3/4 khz rilascia con facilità bollicine di idrogeno. La sua autobiografia riporta che il modesto consumo di elettricità necessario a ricavare idrogeno come combustibile questa volta trattato dall'acqua riposta nel serbatoio dell'auto gli permetteva di sostiture la benzina senza aggiunta di batterie di supporto. In internet cè tutto facilmente reperibile. Lo schema che qui riporto è rilasciato da un certo Petkov che con più video ha dimostrato chiaramente la fattibilità delll'invenzione del dott Puharich già amico di Kissinger che sembra gli consigliò l'interruzione dell'intero argomento. Mi rivolgo a questo gruppo se qualcuno avesse intenzione di replicare lo schema che sembra di estrema semplicità.

petkov.png (204.24 KiB) Visto 751 volte

[pgv]

Se funzionasse, violerebbe la Prima e la Seconda legge della Termodinamica e costituirebbe un meccanismo per il Moto Perpetuo. Io sono scettico. Le prime due leggi della Termodinamica si sono rivelate molto, molto solide...

[rodolfo]

In attesa dei vacanzieri, qualcuno puo scrivere un commento sulla elettronica del circuito? Ripeto che tutti i riferimenti di fattibilità si possono trovare su youtube. L'autore Petkov ha replicato con successo l'intero sistema come dimostrano i suoi molteplici video.

[pgv]

Allora, in alto a sinistra sembrerebbe un Variac preceduto da un trasformatore di isolamento e seguito da un ponti a diodi e da un condensatore di filtro (data la capacita'). In piu', la scritta "+12 Volts" (incidentalmente, le unita' di misura del Sistema Internazionale non prendono il plurale, la dizione corretta e' Volt sia che si tratti di 1 che di 230, la V ha diritto di essere maiuscola perche' il nome e' derivato dal cognome Volta altrimenti l'iniziale e' strettamente minuscola) lascia sospettare che si tratti di un convertitore AC/DC per fornire alimentazione al dispositivo. Mancano indicazioni sulla potenza massima erogabile dal Variac.
I due transistor e tutta la rete di resistenze sembra servire per sovrapporre ai 12 Volt una modulazione a 30 Hz, non ho il tempo o la voglia di calcolare di quanto possano essere modificati i 12 Volt a causa della modulazione (vanno da +12 a zero? Da +9 a +4? Boh?), sono sicuro che in un'oretta con Spice si puo' avere un'idea... L'interruttore "Modulation ON/OFF" serve per passare i +12 Volt direttamente senza modulazione allo stadio successivo.
Del terzo stadio non me ne intendo in quanto non mi occupo di RF ma sembrerebbe un amplificatore, possibilmente a "sintonia variabile" se interpreto correttamente le tre bobine (quella a sinistra slitta sulle altre due, sovrapponendosi e accoppiandosi piu' o meno e trasferendo piu' o meno segnale e cambiando l'induttanza) ma non pronto ad essere corretto. Il risultato arriva su un connettore coassiale, giudicando dal disegno, ma probabilmente sono due elettrodi in acqua.
Quindi, sembra un sistema per applicare una tensione variabile, modulata intorno ai 30 Hz? a due elettrodi in acqua per separare idrogeno da ossigeno.

Allora, sempre a meno di errori grossolani, e' un circuito che dovrebbe funzionare, nel senso che effettivamente applica una tensione modulata a due elettrodi immersi in acqua per elettrolisi. E dovrebbe separare idrogeno da ossigeno. Quello che NON puo' fare, perche' sarebbe una violazione dei primi due principi della Termodinamica, e' produrre una quantita' di idrogeno e ossigeno sufficiente perche', bruciandoli insieme a formare di nuovo acqua, si abbia un guadagno di energia, ossia si produca piu' energia di quella consumata per separarli.

Nei video nessuno dei proponenti puo' dimostrare il bilancio energetico della reazione, e anzi ben se ne guardano, perche' le macchine per il moto perpetuo non funzionano (nel senso del moto perpetuo. Fanno tante cose, ma produrre un eccesso di energia rispetto a quella che entra no).

[rodolfo]

Salve, tutto ok. Quindi la parte alimentazione può essere facilmente sostituita da una comune batteria piccola o grande o agm ecc purchè eroghi 12 volt. Anche un alimentatore sempre da 12 volt potrà andare bene. Detto alimentatore inizialmente potrà essere di qualsiasi amperaggio. Tanto serve per provare il circuito.
Per quanto riguarda i transistor. Essendo la lettura difficoltosa, mi pare che il primo transistor sia un ML1015 che non ho trovato dal mio rivenditore quindi sostituito con tip 42. Il secondo transistor pare un tip122 sicuramente reperibile. Il terzo è siglato KD501.
Quindi, 1) ML1015 PNP 2)Tip122 NPN 3)KD501 NPN

[pgv]

Per Q3 io leggo KD503 https://www.el-component.com/bipolar-transistors/kd503 che mi sembra logico dato che e'il finale di potenza.
Q1 potrebbe essere un MJ15016 https://www.futurlec.com/Transistors/MJ15016pr.shtml di nuovo un bel transistor cresciuto e robusto.

[rodolfo]

Bene, Domani trascrivo I componenti.

[rodolfo]

Salve, riporto lo stesso schema con la scrittura più leggibile dei componenti. Grazie per le annotazione sui transistor. Adesso come si potrebbe passare allo sbroglio del circuito? Io intanto metto mano alla cella.

Petkov 1.png (188.97 KiB) Visto 688 volte

[pgv]

Vedo problematico non mettere dei bei dissipatori pesanti per l'MJ15016 e soprattutto il KD503. Inoltre, va capito come assemblare e tenere in posizione le tre bobine. Tutto il resto potrebbe essere assemblato su una basetta millefori, le frequenze in gioco sono basse, ma la potenza che devono dissipare quei due transistor...

[rodolfo]

Salve, ho ordinato due piccoli generatori donda ( wish xr2206). Uno per I 30 hrz, IL secondo per la modulazione on/off. In quanto IL segnale generato dal MiO oscilloscopio non raggiunge i limiti di ampiezza richiesti