Pier Aisa Electronic Enthusiasts Community Forum

Innanzi tutto Grazie a tutti.
Smontare le schede per accedere hai componenti, vista la costruzione dell'oggetto richiederebbe molto tempo.
Prima di indagare i circuiti di condizionamento a valle del sensore devo accertarmi che l'allarme non si riferisca ad un unità esterna non connessa.
Nel Manuale d'istalazione non c'è lo schema elettrico, ma delle sintetiche descrizioni testuali sul principio di funzionamento delle varie sezioni, con qualche sporadico riferimento a integrati,tipo u45 fa questo ecc ecc,(senza menzionare la sigla).
Fortunatamente però ho gli schemi del modello precedente.
È presumibile che per ammortare i costi, lo schema della parte di Potenza sia rimasto invariato, mentre hanno rifatto tutta la parte di controllo e interfacciamento.

A

Di solito gli switch che controllano la chiusura sono magnetici, in due pezzi, uno "volante" che contiene il magnetino e che si mette sullo sportello mobile e l'altro (contenente un contatto Reed) con due fili che resta attaccato alla parte ferma. Quando sono faccia a faccia il coontatto Reed si chiude (o qualche rara volta si apre ma per un sistema di sicurezza questa opzione non va bene perche' un filo rotto simulerebbe lo stato "tutto OK", non so per che cosa li usino, io uso quelli con contatti aperti a meno che lo sportello non sia chiuso). Dato che si tratta essenzialmente di componenti passive la tensione non e' importante (ovviemente ci sono limiti massimi dettati dal Reed) ma a lume di naso punterei sui 24 Volt. Il problema e' trovare l'ingresso digitale, perche' non credo che si tratti ne' del GND ne' dei 3.3 V (che invece sospetto costituiscano l'alimentazione per qualcosa d'altro).
Io lavoro spesso con PLC Siemens, e i moduli Digital Input che uso (tra l'altro per leggere questo tipo di interruttori) hanno due gruppi di otto ingressi e due uscite di riferimento che portano 24 VDC. Altri non hanno le uscite e si usano i 24 VDC dell'alimentatore (con fusibile elettronico). Se non collego nulla gli ingressi leggono zero. Se connetto i 24 VDC a uno o piu' degli ingressi (attraverso un qualche interruttore esterno o direttamente) allora quegli ingressi leggono uno. La corrente nominale che tirano gli ingressi dai 24 VDC e' di 7 mA, quindi hai una resistenza di ingresso equivalente di circa 3.4 kOhm e penso dovresti cercare un pin con una resistenza di questo ordine di grandezza verso terra, oppure ancora meglio un diodo con una resistenza in serie verso terra perche' allora avresti trovato il LED di un fotoaccoppiatore che e' quasi sempre presente in questi casi. Se e' fatto per i 24 VDC come credo, la resistenza serie dovrebbe essere tra 1 kOhm (20 mA nel LED tenuto conto della caduta) e 5 kOhm (4 mA nel LED), magari ci sono fotoaccoppiatori che tirano correnti diverse ma io ne ho incontrati pochi...
Buona fortuna!

Grazie pvg.

A

Dovrebbe essere un diodo di protezione bidirezionale (per cui niente fascetta), tipo

https://www.reichelt.de/tvs-diode-bidir ... fOEALw_wcB

Schema attenuatore, per portare la sonda ad attenuazione 1000 x. "Tensioni sino a 10 Kvolt"

I potenziometri servono ad evitare di dover rieseguire la taratura della sonda ogni volta che si aggiunge l'accessorio.
Le capacità in parallelo alle resistenze, a calcoli dovrebbero essere così modesta che in prima battuta proverò a ometterla.

Alla fine per evitare di dover portare fuori anche un collegamento di massa, ho optato per una regolazione serie dei due rami.
Tale regolazione serve sopratutto a compensare la tolleranza del 5 % sulle resistenze HV da 20 Mohm.
Questo accessorio mi servirà per portare la sonda ad attenuazione 1000x, per eseguire misure su tensioni di 8 Kvolt.
Per ora non ho inserito capacità né realizzato i solchi per aumentare l'isolamento.

Purtroppo, la riparazione si è conclusa prima che le sonde differenziali fossero pronte, le proverò con un altra sorgente ad alta tensione.
Sinceramente non mi sembra più un problema di compesezione, e l'opamp U3 sulla carta ha prestazioni eccezionali, forse sono le resistenze smd da 470 Ohm a dare problemi ? Proverò a sostituire provvisoriamente U3 con un amplificatore differenziale da strumentazione integrato.

Ultimamente per tarare le sonde differenziali applico un metodo che sta dando migliori risultati.

Applico onda quadra 1Khz fra rosso e nero, sonda collegata in 20x a oscilloscopio e taro il compensatore del ramo superiore (rosso)

Applico onda quadra fra nero e rosso (rotazione di 180°) e taro il compensatore del ramo inferiore (nero).

Facendo così trovo sempre il fronte squadrato sia con segnali a fase 0 che 180.

Ciao