Pier Aisa Electronic Enthusiasts Community Forum

In realtà questa sarebbe una riparazione di una apparecchiatura industriale di cui però non potrò mostrarvi molto, fermo restando che se a qualcuno di voi dovesse capitare di averla sul banco, passerò tutta la documentazione in mio possesso.
L'apparecchio in questione ad alimentazione trifase senza neutro,utilizza un potente inverter con ponte H realizzato a igbt, per alimentare il primario di un trasformatore HV la cui uscita è connessa a un circuito rettificatore.
L'apparecchio genera in uscita tensioni continue sino a - 10Kvolt con una corrente che può di poco superare il 1/2 A.

Essendo l'oggetto potenzialmente letale, per poter procedere all' attivazione dell'alta tensione, ci sono innumerevoli segnali di ritorno che devono essere soddisfatti.
La maggior parte di questi sono semplici ponticelli, altri tensioni continue.
Sto consultando il manuale d'installazione, per convincerlo ad attivarsi.

Promemoria per me.
Modulo rettificatore a moltiplicatore di tensione frequenza 25 Khz.

Al secondo tentativo sono arrivato in questa condizione.

Non so di cosa si tratta, ma il messaggio di errore più a monte sembra il PS fault, inizierei da lì... filament ? Ci sono valvole ? Magnetron ?

In realtà, pws fault, è una conseguenza del mancato intrelocks ok.
Ciò che non è normale è l'allarme di temperatura.
Nella verifica sono coinvolti un sensore integrato che restituisce un uscita di tensione proporzionale alla temperatura e un interruttore termico normalmente chiuso( verificato buono)
L'ic di cui non posso leggere la sigla,(per farlo dovrei smontatre tutta la parte di potenza ) da un uscita di 180 mV a temperatura ambiente.
Ho provato a escluderlo ed applicare una tensione sul connettore d'ingresso per simularne la presenza, ma l'allarme non rientra.
È probabile che se c'è un problema in questa zona non dipenda dal sensore.
Con una pistola ad aria calda avrei potuto constatare se la tensione in uscita vari al variare della temperatura, ma sono fuori dal mio lab e mi devo arrangiare.

Se il sensore di temperatura integrato esce con 180 mV a temperatura ambiente (18 C?) potrebbe essere l'onnipresente LM35

https://www.ti.com/lit/ds/symlink/lm35.pdf

che produce 10 mV per grado Celsius, partendo da zero a zero C. Oppure uno dei suoi confratelli (TMP35) prodotti da competitori e magari con qualche feature aggiunta (il TMP35 ha in qualche configurazione un pin di /SHUTDOWN).
https://www.analog.com/media/en/technic ... _36_37.pdf

Ne esistono anche in Fahrenheit, Kelvin, con -40 Celsius di offset per misurate temperature sotto zero senza richiedere alimentazioni negative e chi piu' ne ha...

Puoi appoggiarci sopra un dito e, a meno che non sia montato su una aletta da mezzo chilo, qualcosa si dovrebbe vedere.

Grazie, per la dritta, molto utile.
Il componente è montato su un dissipatore Molto grande, e non è raggiungibile con il dito.
La scheda dell' inverter di Potenza monta gli igbt e i ponti raddrizzatori sul lato saldature, fissati poi a panino al grosso dissipatore, dove si trova il sensore.
Tra scheda e dissipatore ci saranno 6-8 mm, non riuscirei a leggere la sigla neanche con una Snake cam.

Grazie Max per la condivisione. Queste sono attività molto delicate e necessitano di tanto tempo... non bisogna avere fretta perché anche un piccolo errore può compromettere l'apparecchiatura. Ma soprattutto può portarti una condizione di non sicurezza. Quindi massima attenzione. Anche l'ambiente di simulazione può non essere così banale in una realtà domestica.

Se non si tratta del sensore di temperatura che sta malfunzionando, allora potrebbe essere il circuito a valle che verifica che il valore di temperatura/tensione sia corretto. Qualche idea di dove vada il segnale da 180 mV?