Carico Elettronico DL24 1° puntata versione DIY: cosa serve fare

Recensioni e consigli su strumentazione da laboratorio da chi li ha poteuti provare
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antonino52
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Carico Elettronico DL24 1° puntata versione DIY: cosa serve fare

Messaggio da antonino52 »

Prima di tutto un buongiorno a tutti; poi spero sia questa la sezione giusta per condividere la mia esperienza con questo carico elettronico in versione DIY che non fa brutta figura nel laboratorio di un Hobbista attento ai costi degli strumenti.
L'unico vero difetto è che è "nudo" ed è molto difficile anche solo pensare ad un contenitore.

Cominciamo col dire che è un prodotto cinese

https://it.aliexpress.com/item/10050013 ... pt=glo2ita

esistono anche tante versioni già complete e funzionanti di cui vi parlerò in un Thread a parte per non affollare questo.
E' un componente molto diffuso con tanti siti dove trovare spiegazioni, e suggerimenti e presente anche in forum esteri come eevblog.com

La scheda si può ordinare con pochi o tanti accessori: a voi la scelta in base all'uso che pensate di farne.

Per diventare funzionante bisogna montare un sistema di dissipazione. Io ho preferito la scheda senza sistema in quanto costa quasi la metà e ha i parametri di funzionamento sbloccati, mentre quelle complete sono legate alla potenza di 150 o 180W.
Il sistema di raffreddamente a molti di noi non costerà nulla perchè si può usare con poca fatica un vecchio dissipatore per CPU intel della serie 115X che prevedeva dissipatori con distanza fra i fori di 75mm. In questo caso è sufficiente rimuovere i sistemi di ritenzioni originali .....
dalla foto si vede cosa succede se usate il dissipatore cosi come è

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in pratica il mosfet non tocca il dissipatore e non serve a nulla; togliendo la ritenzione prevista da Intel e mettendo viti e una croce di contrasto dall'altra parte come nella foto

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il contatto avviene ed anzi se si stringono troppo le viti si flette il PCB della scheda.

La vite che vedete al centro è una mia idea di sfruttare il foro passante, che ha anche il mosfet e di ottenere un contatto termico migliore. In pratica serve un foro sulla base del dissipatore ed una vite autofilettante ...a voi il resto

Partiamo dalla foto della scheda con il minimo di accessori che vi arriva ad oggi con 26€

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vediamo come l'ho adeguata io ad essere pronta a funzionare

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ho anche aggiunto due minuscoli dissipatori (di quelli con pad autoadesivo) ; uno messo sugli "shunt" che servono per misurare la corrente e che se lo userete mai al suo limite di 20A sono un bel po sottodimensionati e l'altro su un doppio diodo Schottky (che serve per salvarvi dall'errore di inversione di polarità

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Il dissipatore montato è quasi simili a quelli offerti nelle versioni complete e sono tutti, secondo me, insufficienti a dissipare potenze di 150w o peggio 180W; chi ha un po di esperienza lo può giudicare ad occhio.

Allora cercando nei miei rimasugli di elettronica ho trovato un dissipatore, sempre Intel, ma della famiglia dei socket 1366 (parliamo di oltre 10 anni fa) .
ecco la foto
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la differenza è imponente ed anche il peso
questa volta le modifiche sono più consistenti:

1 - fare dei fori supplementari perché lo zoccolo 1366 aveva una distanza tra i fori di 80mm e non 75. La posizione dei nuovi fori è quasi obbligata come vedete dai punti seguenti.
2 - intervenire sui supporti del dissipatore perché vanno a urtare le prese di alimentazione della scheda e le prese di uscita per la misura della corrente. In pratica serve un'incisione sugli spigoli per guadagnare qualcle mm in corrispondenza delle due prese di alimentazione: quella in alto a sinistra e qualla al centro a destra.
3 - rimuovere parte del supporto da una gamba del dissipatore per evitare che si sovrapponga ai led blu bluetooth
4 - cambiare la presa di alimentazione della ventola del dissipatore Intel perché con questo Heatsink c'è poco spazio tra il dissipatore e la presa di alimentazione a bordo scheda

alla avremo un dissipatore che una volta serviva per CPU con TDP di 150W e quindi ci siamo con le potenze che questo carico elettronico promette di dissipare

FINE della prima puntata
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Mishel8613
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Re: Carico Elettronico DL24 1° puntata versione DIY: cosa serve fare

Messaggio da Mishel8613 »

Salve antonino, io c'è lo uguale e mi funziona benissimo però non lo uso alla massima potenza di dissipazione per non danneggiare lo strumento comuque lo uso per testare alimentatori per cellulari e qualche alimentatore per pc con questo mi limito quasi intorno hai 5 Ampere di carico.
Michele ;)
antonino52
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Re: Carico Elettronico DL24 1° puntata versione DIY: cosa serve fare

Messaggio da antonino52 »

Ciao Mishel ;
ti posso chiedere quale dei tanti modelli hai comprato?

5 Ampere sono un carico tranquillo e poi alle tensioni che dici lo sono ancora di più.

lo stress arriva andando sopra i 10 A oppure anche a 5 A ma a 30 v, attento che 1 a soltanto ma 100 v sono ancora peggio e 100V sono pericolosi anche per noi che lo usiamo visto che è "nudo.

Se hai dubbi e ti fa piacere ci confrontiamo

Antonino
antonino52
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Re: Carico Elettronico DL24 1° puntata versione DIY: cosa serve fare

Messaggio da antonino52 »

Scusami se ti rispondo in ritardo ma non avevo guardato ai messaggi personali; io ti rispondo qui sperando possa essere utile a tutti.
Il modello che hai è uno di quelli già montati, credo il modello da 150W che si trova attualmente in vendita.
Io invece sono partito dalla scheda PCB per poter montare secondo le mie abitudini il dissipatore e soprattutto accertarmi che faccia un buon contatto con il MOSFET.

Ti confermo che puoi andare fino a 100 W con un certa tranquillità. Seguendo solo queste raccomandazioni visto che non hai assemblato tu la parte di dissipazione e quindi non sai quanto hanno lavorato bene i cinesini. Se vuoi puoi smontare la ventola mettere della pasta termica migliore e fare quel trucco della vite autofilettante che ho mostrato; tutto ciò solo se hai una certa manualità con queste cose.
In caso contrario....
1 - se arrivi a 100 w fallo usando tensioni non molto alte , come ti ho detto 5 A a 20 v sono una situazione tranquilla mentre 1 solo A a 100 V è molto più stressante a parità di calore prodotto per il mosfet; ma credo che difficilmente userai tensioni alte.
2 - se ti trovi a spingere a 100W (o poco sopra) controlla la lettura della temperatura (in basso a destra del display sopra la scritta "OFF" e "ON"). Non deve superare i 50-60 °C massimi perchè il sensore è solo vicino alla base del Mosfet quindi misura molto meno e con ritardo.
3 - sempre se ti serve andare ad alte potenze e non vuoi rischiare, metti in funzione la sonda termica che ti hanno dato e collegala nella scheda sotto vicinissimo al piedino Source del Mosfet che è quello che scalda più di tutto. In questo caso se è tutto in regola dovresti vedere che questo segna almeno 15 °C in più della sonda integrata. Ti puoi spingere fino a 75 °C . Vedrai che questa sonda risponde prima agli aumenti di temperatura perchè è più vicina ed in contatto alla fonte di calore. Puoi incollarla con del nastro telato o trovare soluzioni più stabili.
4 - Qualora in futuro dovessi usare correnti elevate diciamo 10 A o oltre (ovviamente a basse tensioni): esempio scaricare una batteria litio-ion da 4 volt a 10 o 15 A (che sono appunto 40-60W) butta uno sguardo a due cose: 1) le resistenze di shunt, sono due SMD messi vicini proprio sopra la punta sinistra del display con la scritta sopra "R010" 2) il doppio diodo schottky di protezione che sta sotto la ventola nella parte bassa sinistra, Sopra entrambe queste cose puoi mettere dei minuscoli dissipatori con base di 1cmX1cm e altezza di circa 0,5cm dotate sotto di pad termico autoadesivo. Questo, aiutato dal flusso d'aria proveniente dalla ventola, terrà più bassa la temperatura di questi oggetti che cominciano giusto a soffrire da 10 A in poi.

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