[Risolto] - Alimentatore INIM

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FunnyKiller
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[Risolto] - Alimentatore INIM

Messaggio da FunnyKiller »

Ciao a tutti!
Ho avuto un problema con un antifurto e guarda caso era l'alimentatore.
Sostituito e tornato a funzionare.
Adesso però sto combattendo con l'alimentatore rotto per tentare di riportarlo a vita.
Si tratta del solito switching che dovrebbe fornire 13V con 3A.
Tensione all'uscita bassissima tant'è che non si accende nemmeno il led posto sul secondario.
Aprendolo ho trovato subito il condensatore dopo il ponte bello gonfio.
Ronzio presente e 310V dopo la rettifica presenti.
Mi son detto che fico, lo cambio e sono a posto.
Cambiato, nulla.
Verifico i mosfet di pilotaggio con il Peak e mi dice che è ok.
Verifico tutti gli altri componenti e paiono ok.
Con l'oscilloscopio noto che il comando che viene inviato al mosfet è lentissimo (soli 500Hz) e breve. L'alimentazione del PWM integrato è presente.
Applico la tensione tramite un trasformatore variabile e casualmente muovendo la manopola not che fino a 180V ho il solito ronzio che poi si trasforma in un vero ticchettio che si trasforma in una tensione di uscita da 17V! Agisco subito sul potenziometro ma nulla, non cambia.
Decido di sostituire il PWM un UC3843 (che non avevo) e il foto accoppiatore (che avevo).
Salgo lentamente di tensione, nulla sempre i soliti 17-18V.
Il giorno successivo riprovo, mentre "tasto" con l'oscilloscopio e muovo la manopola del trasformatore, ad un certo punto stranamente inizia a funzionare! 12V, regolo a 13V e sembra tutto ok.
Però noto che sono a 220V, salgo a 230V e poco prima di raggiungerli di nuovo il ticchettio e i soliti 17V.
Provo ad analizzare il secondario a bassa tensione dove a vista e con il multimetro tutto pareva ok.
Decido di staccare i condensatori C10 e C11 (vedere lo schema che ho ricostruito).
Uno lo trovo completamente sballato di valore e l'altro con una capacità inferiore e ESR sballato.
Li cambio con due aventi gli stessi valori.
Mi dico, finalmente ho risolto.
Accendo, uscita 3,6 V, solito comando mosfet lento.
Agendo sul trasformatore variabile non cambia nulla, nemmeno alimentando di botto.
Ho provato i diodi D3 e D2, tutti gli elettrolitici e le resistenze. Tutto ok.
Qualche anima pia ha dei suggerimenti?

P.S. non fate caso al trasformatore dello schema, ricostruito a mano per dare una parvenza di similitudine a quello dell'alimentatore.
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Ultima modifica di FunnyKiller il mer 14 dic 2022, 11:16, modificato 1 volta in totale.
FunnyKiller
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Re: Alimentatore INIM

Messaggio da FunnyKiller »

Aggiornamento.
Purtroppo al momento non dispongo di un tester da banco :roll: e mi devo affidare ad un PeakTech 3440. Non credo precisissimo.
Ho verificato che la tensione Vcc fornita dal ponte attraverso tre resistenze è di 8,444V.
Da datasheet il power on va da 7,8 a 9 V (tipico 8,4V).
Quindi in teoria dovrebbe accendersi.
Invece...
Ho provato ad alimentare il PWM con l'alimentatore da banco e ho scoperto che si avvia con 8,456V.
Cioè per pochissimi millivolt l'integrato non si avvia!
Adesso cercherò di capire perchè mancano questi millivolt.
Magari provo a rimontare il PWM originale che tra l'altro ho provato su una breadboard e funziona e ha il power on con 8,254V. :?
Mi domando perché fornire un tensione iniziale così giusta quando l'integrato può tranquillamente ricevere tensioni superiori?
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Maxvarese
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Re: Alimentatore INIM

Messaggio da Maxvarese »

Hai fatto un ottimo lavoro sino a qui, cosa rimane?
La tensione a a cui ti riferisci( 8,24 volt)è quella di alimentazione o quella di avvio?
Se necessario puoi recuperare un po di tensione cambiando il diodo rettificatore dell'alimentazione del pwm con uno a bassa caduta.
Il fatto che l'alimentatore funzioni in maniera discontinua mi fa pensare a qualche cattivo contatto, osserva bene le saldature e se ne trovi con poco stagno (sugli smd ) rimpinzale.
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Re: Alimentatore INIM

Messaggio da FunnyKiller »

Maxvarese ha scritto: mar 13 dic 2022, 19:04 La tensione a a cui ti riferisci( 8,24 volt)è quella di alimentazione o quella di avvio?
E' la tensione di avvio.

Ho risolto. Adesso modifico il titolo del post.
Fra tutti gli elettrolitici che ho dissaldato e provato, mi è sfuggito :!: il C26 da 47 uF.
Mi è venuto il dubbio seguendo il tuo suggerimento di ripassare le saldature. Era una fra quelle decisamente opache.
Lo sfilato e il Peak mi ha dato 34 uF con ESR > 40 ohm :!: , valore assurdo.
Non avendone di uguali ho utilizzato https://www.digikey.it/it/resources/con ... -capacitor tool e ne ho messi alcuni in serie per ottenere ciò che mi serviva.
Montata la serie, tutto è partito regolarmente.
Verificando con il variac la tensione Vcc sale fino a portarsi al power on.
Una volta avviato, arrivano dal secondo avvolgimento del primario circa 16V che non si schiodano più da quel valore perché continuando ad aumentare la tensione del variac diminuisce il duty cycle.

Ho vinto la sfida con l'alimentatore, ma vorrei (materialmente) capire perché questo condensatore andato, impediva alla tensione Vcc di salire.
Nel mio "limitato" immaginario, potrei pensare ad una perdita oltre ad un certo voltaggio.
Ultima modifica di FunnyKiller il mer 14 dic 2022, 15:15, modificato 1 volta in totale.
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Re: [Risolto] - Alimentatore INIM

Messaggio da FunnyKiller »

La mia prossima sfida la scheda di una caldaia che è costata al cliente 600€.
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Maxvarese
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Re: [Risolto] - Alimentatore INIM

Messaggio da Maxvarese »

Il fatto che la capacità sia inferiore a quella nominale e l'esr elevato, fanno si che il valore medio della tensione divenga più basso.
Perché da una parte si riduce la corrente di carica e si dissipa potenza, (ESR elevato) e dall'altra si immagazina meno energia ( capacità più piccola).
FunnyKiller
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Re: [Risolto] - Alimentatore INIM

Messaggio da FunnyKiller »

Maxvarese ha scritto: mer 14 dic 2022, 14:42 Il fatto che la capacità sia inferiore a quella nominale e l'esr elevato, fanno si che il valore medio della tensione divenga più basso.
Perché da una parte si riduce la corrente di carica e si dissipa potenza, (ESR elevato) e dall'altra si immagazina meno energia ( capacità più piccola).
Ottimo grazie.
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