Mai mettere in serie gli alimentatori Rd6006 60xx (Riden, RuiDeng)
Inviato: lun 22 ago 2022, 13:27
stavo cercando di provare l'assorbimento di alcuni condensatori elettrolitici da 120 volt lavoro , e non avendo un alimentatore capace di questa tensione, ho pensato di mettere in serie un RD 6006 ed un rd 6012P . Per evitare soprese la serie l'ho realizzata interponendo una R da 270 ohm 2watt . Inizialmente ho setatto la corrente a valori minimi e ho dato tensione gradualmente su due alimentatori alternativamnte con pochi volti per alimentatore , senza registrare nessun malfunzionamento , quindi ho raggiunto i 120volt ed ho verificato che a quella tensione il condensatore in prova assorbiva poco più di 0,5 mA ( lettura presa dal Rd 6012p in modalità 6A con 4 digit dopo la virgola in A ) , che è un ottimo valore per un condensatore reale di grossa capacità .
Avendo realizzato che non si erano verificato nessun malfunzionamento dei due alimentatori , mi sono fatto prendere la mano ed ho quindi riproposto la serie senza le predette precauzioni , ovvero minima corrente settabile uguale per entrambi gli alimentatori di 1 mA , e salendo di tensione pochi volt per volta .
Ho invece lasciato settato il 6006 a 1 A , il 6012p a pochi mA . Per la tensione ho dato tutta la tensione di 60 v al 6012p e dato 30 volt di colpo al 6006 ( tenuto a 1 A ) .
Questa manovra maldestra ha di fatto spostato il punto di bilanciameno della serie tra i due alimentatori per un breve periodo di tempo ( ricordiamo che entrambi gli alimentatori dispogono alla loro uscita di un piccolo elettrolitico che si carica , poi mentre il 6006 non dispone di un circuito di scarica istantanea di questo elettrolitico per cui una volta premuto il tasto che disconnette il carico la tensione scende lentamente , tutti gli altri RD invece dispongono di qualcosa che si occupa di scaricare rapidamente la tensione ai capi dell'alimentatore) .
Ovvero , nella mia manovra credo di avere , per un breve tempo, provocato ai capi del 6012p la presenza di una tensione che ha superato i 60v, che presumibilmente ha raggiunto i 90 v sul solo rd6012p.
Lì per lì non sembrava essere successo nulla al 6012p , ma dopo poco , ad alimentatore disconnesso dalla serie, quindi in funzionamento normale stand alone ( che è il suo e non certo la serie con altro alimentatore ! ) ho purtroppo notato che sotto i 200 milliampere l'uscita restava a 0V . Per ottenere l'uscita dovevo selezionare correnti maggiori . Ovvero leggevo un assorbimento di 200 mA ed una tensione di 0V . Se selezionavo e prelevavo correnti maggiori, l'alimentatore funzionava normalmente , quindi l'assorbimento andava a vuoto a zero e la tensione era quella attesa . Ad alimentatore spento si poteva leggere inoltre una R di 17 OHM ai capi dellìuscita (brutto segno, non presente in nessuno alimentatore della serie RD ) -
Ho subito pensato di aver causato un guasto complesso .
In rete esiste qualcosa sugli schemi del 6006 , ma niente sul 6012p . M sono armato di pazienza e coraggio ed ho iniziato lo smontaggio .
Per aprire il sandwitch delle due schede che formano l'alimentatore è necessario dissaldare i tre connettori femmina per banane . La cosa non è insormontabile, perchè in questo caso non si deve ottenere la perfetta aspirazione dello stagno di ognuno dei tre punti di connessione, ma si ha la fortuna di dover solo riscaldare per qualche secondo ancora dopo la fusione dello stagno della grossa piazzola e , mentre si continua tenere il saldatore a contatto, delicatamente si può sfilare il connettore tirandolo con le dita ( consiglio di svitare prima della operazione di dissaldatura al massimo la ghiera per allontanarla il più possibile dal caldo) . L'operazione va ripetuta per gli altri due connettori .
Ora si possono disconnettere le due schede tenute solo da un connettore a 16 pin bifilare tipo quelli da connessioni interne dei pc .
Ispezionando la scheda ho potuto trovare la spiegazione della anomalia . Ho trovato in corto un mosfet AOD409 (da 60 volt lavoro !) che era connesso al polo negativo dell'uscita , mentre si raccordava all'uscita positiva ( chiudendo il circuito ) tramite una PTC resettabile tipo TRF250-080 definita dal costruttore Littelfuse come POLYSWITCH RESETTABLE . In pratica è una PTC che si comporta come un fusibile autoripristinante che in condizioni di base presenta una R di dichiarata di 17 ohm . Questo componente ci rende ragione della R presente ai capi delle uscite con alimentatore spento , e ci rende ragione ( assieme al corto del mosfet ) dell'assorbimento fino a circa 200 mA capace di mantenere a 0V l'uscita in tensione perchè la PTC fa scorrere tutta la corrente come fosse un fusibile . Invece per correnti maggiori la PTC si apre ( e resta aperta continuamente ) e non influenza il funzionamento dell'alimentatore , almeno in apparenza .
Ho dovuto dissaldate prima tre condensatori tradizionali , per poter posizionare in modo utile le punta del saldatore sul D409 , mentre con una sottile pinzetta avevio già sezionato i due terminali opposti , facilitanto così grandemente la dissaldatura del mosfet ( non consiglio di usare la stazione ad aria , che pure possiedo , perchè nelle strette vicinanze ci sono almeno 4 micro resistenze , ed il rischio di provocare uno spostamento di questi ed altri compomenti è elevato . Ora sono in attesa che mi arrivi da un negozio in Francia questo componente . Resta un mistero del perchè è stata prevista questa complicazione per il 6012p ( mosfet più PTC resettabile ) visto che non non vi traccia di questi componenti nè nel 6006 , nè nel 6012 liscio , nè nel 6018 . Qualcuno nel forum ne sa qualcosa ?
Avendo realizzato che non si erano verificato nessun malfunzionamento dei due alimentatori , mi sono fatto prendere la mano ed ho quindi riproposto la serie senza le predette precauzioni , ovvero minima corrente settabile uguale per entrambi gli alimentatori di 1 mA , e salendo di tensione pochi volt per volta .
Ho invece lasciato settato il 6006 a 1 A , il 6012p a pochi mA . Per la tensione ho dato tutta la tensione di 60 v al 6012p e dato 30 volt di colpo al 6006 ( tenuto a 1 A ) .
Questa manovra maldestra ha di fatto spostato il punto di bilanciameno della serie tra i due alimentatori per un breve periodo di tempo ( ricordiamo che entrambi gli alimentatori dispogono alla loro uscita di un piccolo elettrolitico che si carica , poi mentre il 6006 non dispone di un circuito di scarica istantanea di questo elettrolitico per cui una volta premuto il tasto che disconnette il carico la tensione scende lentamente , tutti gli altri RD invece dispongono di qualcosa che si occupa di scaricare rapidamente la tensione ai capi dell'alimentatore) .
Ovvero , nella mia manovra credo di avere , per un breve tempo, provocato ai capi del 6012p la presenza di una tensione che ha superato i 60v, che presumibilmente ha raggiunto i 90 v sul solo rd6012p.
Lì per lì non sembrava essere successo nulla al 6012p , ma dopo poco , ad alimentatore disconnesso dalla serie, quindi in funzionamento normale stand alone ( che è il suo e non certo la serie con altro alimentatore ! ) ho purtroppo notato che sotto i 200 milliampere l'uscita restava a 0V . Per ottenere l'uscita dovevo selezionare correnti maggiori . Ovvero leggevo un assorbimento di 200 mA ed una tensione di 0V . Se selezionavo e prelevavo correnti maggiori, l'alimentatore funzionava normalmente , quindi l'assorbimento andava a vuoto a zero e la tensione era quella attesa . Ad alimentatore spento si poteva leggere inoltre una R di 17 OHM ai capi dellìuscita (brutto segno, non presente in nessuno alimentatore della serie RD ) -
Ho subito pensato di aver causato un guasto complesso .
In rete esiste qualcosa sugli schemi del 6006 , ma niente sul 6012p . M sono armato di pazienza e coraggio ed ho iniziato lo smontaggio .
Per aprire il sandwitch delle due schede che formano l'alimentatore è necessario dissaldare i tre connettori femmina per banane . La cosa non è insormontabile, perchè in questo caso non si deve ottenere la perfetta aspirazione dello stagno di ognuno dei tre punti di connessione, ma si ha la fortuna di dover solo riscaldare per qualche secondo ancora dopo la fusione dello stagno della grossa piazzola e , mentre si continua tenere il saldatore a contatto, delicatamente si può sfilare il connettore tirandolo con le dita ( consiglio di svitare prima della operazione di dissaldatura al massimo la ghiera per allontanarla il più possibile dal caldo) . L'operazione va ripetuta per gli altri due connettori .
Ora si possono disconnettere le due schede tenute solo da un connettore a 16 pin bifilare tipo quelli da connessioni interne dei pc .
Ispezionando la scheda ho potuto trovare la spiegazione della anomalia . Ho trovato in corto un mosfet AOD409 (da 60 volt lavoro !) che era connesso al polo negativo dell'uscita , mentre si raccordava all'uscita positiva ( chiudendo il circuito ) tramite una PTC resettabile tipo TRF250-080 definita dal costruttore Littelfuse come POLYSWITCH RESETTABLE . In pratica è una PTC che si comporta come un fusibile autoripristinante che in condizioni di base presenta una R di dichiarata di 17 ohm . Questo componente ci rende ragione della R presente ai capi delle uscite con alimentatore spento , e ci rende ragione ( assieme al corto del mosfet ) dell'assorbimento fino a circa 200 mA capace di mantenere a 0V l'uscita in tensione perchè la PTC fa scorrere tutta la corrente come fosse un fusibile . Invece per correnti maggiori la PTC si apre ( e resta aperta continuamente ) e non influenza il funzionamento dell'alimentatore , almeno in apparenza .
Ho dovuto dissaldate prima tre condensatori tradizionali , per poter posizionare in modo utile le punta del saldatore sul D409 , mentre con una sottile pinzetta avevio già sezionato i due terminali opposti , facilitanto così grandemente la dissaldatura del mosfet ( non consiglio di usare la stazione ad aria , che pure possiedo , perchè nelle strette vicinanze ci sono almeno 4 micro resistenze , ed il rischio di provocare uno spostamento di questi ed altri compomenti è elevato . Ora sono in attesa che mi arrivi da un negozio in Francia questo componente . Resta un mistero del perchè è stata prevista questa complicazione per il 6012p ( mosfet più PTC resettabile ) visto che non non vi traccia di questi componenti nè nel 6006 , nè nel 6012 liscio , nè nel 6018 . Qualcuno nel forum ne sa qualcosa ?