Pier Aisa Electronic Enthusiasts Community Forum

Quello dell'uso dello stroboscopio per la verifica della velocità di rotazione del piatto è il metodo tradizionale.
Cose come torce e dischi stroboscopici si trovano comunemente sui siti di commercio elettronico ma a costi secondo me spropositati.
Per questo motivo, anni fa, decisi di modificare una normale lampada da tavolo led, sostituendo l'alimentatore originale con uno a caduta capacitiva, fatto in modo da far lampeggiare la luce alla frequenza della tensione di rete.
Tale schema però avendo un duty cycle del 50 % o poco meno, seppur utilizzabile dava luogo a un fastidioso effetto scia.
https://drive.google.com/file/d/0B1F3GT ... 9CwmHH6Nqg
L'idea è sempre quella di modificare una lampada da scrivania, ma stavolta utilizzando il suo alimentatore originale infrapponendo un circuito furbo.
Non riesco a fare funzionare il link, qui lo schema dell'alimentatore capacitivo, i componenti vanno dimensionati in base alla lampada utilizzata.

Bella idea Max.
Giusto qualche giorno fa ho dovuto tarare la velocità (33.33) di un vecchio giradischi pioneer "ad orecchio", per confronto con lo stesso brano su CD
A dire il vero mi manca proprio il disco con le tacche di riferimento per la taratura con luce strobo.

Ecco il mio primo cliente per il tacchimetro!!
Scherzi a parte per settembre potrai addirittura scegliere quale metodo usare.

Per chi non lo sapesse, la tecnica dello stroboscopio consiste in un disco su cui sono riportate delle tacche equidistanti, commisurate nel loro numero, in modo da apparire come ferme, alla velocità di rotazione corretta, se illuminate da una sorgente di luce pulsata con la prevista frequenza.
Tipicamente la luce veniva controllata sfruttando la frequenza di rete, per questo si trovano dischi stampati per i 50 o 60 Hz.
Come funziona?
In due parole, i nostri occhi per vedere hanno bisogno di luce, se la luce è intermittente la nostra visione diviene discontinua,le tacche si scambiano di posto mentre noi non le vediamo,dandoci l'impressione di essere ferme.

Per non creare confusione meglio aprire un post separato.

Maxvarese ha scritto: ↑gio 18 ago 2022, 17:35 Ecco invece la prima bozza dello schema per il tacchimetro, basato su pic 16f628A, manca qualche condensatore antirimbalzo e i led "45 33" ciò che determina funzioni e prestazioni è il software.
Come nella prima versione ho utilizzato un sensore ottico tcrt5000l di facile reperibilità e dal basso costo.

Sempre più interessante, anche se non ho ben capito come funziona, in particolare quale funzione hanno i led (generano i "lampi" a 50 Hz?) e quale funzione ha il sensore ottico (è il surrogato dell'occhio umano?).

Se hai tempo e voglia di spiegare bene il progetto resto sintonizzato.

Scusa sono due cose distinte, uno è un tachimetro con visualizzazione a barra led, l'altro una luce strobo che usa un ne555.

Maxvarese ha scritto: ↑gio 18 ago 2022, 20:39 Scusa sono due cose distinte, uno è un tachimetro con visualizzazione a barra led, l'altro una luce strobo che usa un ne555.

Ma quindi nel progetto del tachimetro (quello col Pic qui sopra) il sensore tcrt5000 legge le tacche del disco strobo (illuminato dalla luce del ne555) e mostra sui led 1-3 o 5-7 lo scostamento rispetto alla velocità corretta (led4 centrale)?

scossa ha scritto: ↑gio 18 ago 2022, 21:05
Ma quindi nel progetto del tachimetro (quello col Pic qui sopra) il sensore tcrt5000 legge le tacche del disco strobo (illuminato dalla luce del ne555) e mostra sui led 1-3 o 5-7 lo scostamento rispetto alla velocità corretta (led4 centrale)?

Scusa ti ho messo in confusione, sono due progetti separati.
L'unica cosa che hanno in comune è che entrambi servono a verificare la velocità di rotazione del piatto.

Per quanto riguarda lo schema della luce strobo, la base non è altro un circuito astabile basato sul 555.
I componenti sono dimensionati in modo da generare un onda quadra a 50 Hz con un duty cycle dal 10 al 5 %, che con un paio di componenti in più può essere ridotto anche a poco più dell 1%.
Da un punto di vista pratico, idealmente la lampada dovrebbe generare lampi molto intensi e brevi, cosa però possibile solo con led appositamente creati per questo scopo.
Da mie prove empiriche ho constatato che usando led generici "di lampade da scrivania" un periodo d'accensione dai 2 a 1 mSec è un buon compromesso, tra effetto scia e luminosità.