Pier Aisa Electronic Enthusiasts Community Forum

Da mesi, se non anni, credo come un po' tutti, lavoro al quadro elettrico del laboratorio aspettando di inserire variac e trasformatore di isolamento. Sparsi un po' ovunque campeggiano trasformatori di gruppi di continuità in attesa del gemello perfetto ed indomabili MOT, poi stimolato dagli ultimi video di Pier, l'illuminazione la famosa scoperta dell'acqua calda. Ma perché continuare a cercare potenze di centinaia di Watt quando il povero oscilloscopio aspetta da anni con i suoi scarsi 30W. Si è vero, certe potenze servono per altre applicazioni, ma quelle possono aspettare ancora, è ora di mettere in sicurezza lo strumento. È stato tutto molto facile, sul sito della TME, uno dei pochissimi con questo assortimento, ho trovato trasformatori 230/230 da 20VA in poi in tutti i formati. Per comodità ho scelto un 63VA al prezzo mentre scrivo di 32 euro IVA compresa, e considerando l'esiguo assorbimento dell'oscilloscopio, meno di 28VA, ho previsto una doppia uscita per future implementazioni. La realizzazione richiede poche cose come si evince dalle foto, ho preso sempre da TME il contenitore che si vede per 6 euro, anche se non serve ho aggiunto una presa d'aria in prossimità del trasformatore, giusto perché me la ritrovavo. Il funzionamento è immediato a vuoto il rapporto è 220/247 che con il piccolo carico dell'oscilloscopio si è poi attestato a 220/240. Realizzazione veramente semplice ed efficace.

I pochi materiali necessari alla realizzazione

Le misure in ingresso ed uscita con e senza oscilloscopio, si intravede la sinusoide acquisita in uscita.

Come si presenta il lavoro finito.

Da quello che leggo, sostieni che non è necessario isolare galvanicamente il dispositivo su cui effettuare le misure ma gli strumenti di misura (DSO nel caso specifico).
Giusto ?
O ho capito male ?

Così facendo isolo lo strumento che è la cosa più semplice, l'uno o l'altro la condizione è la stessa. Ma è bene ricordare che indipendentemente da dove si posizioni il trasformatore di isolamento solo con uno dei canali si possono effettuare misure. I due o più canali hanno sempre una massa in comune la più alta condizione di sicurezza per misure particolarmente complesse è nel caso di un 2 canali: trasformatore di isolamento e sonda differenziale sul secondo canale, così si è svincolati dalla rete elettrica ed i due canali sono fisicamente separati.

EnzoF ha scritto: ↑ven 8 lug 2022, 17:56 Così facendo isolo lo strumento che è la cosa più semplice, l'uno o l'altro la condizione è la stessa.

A parte che credo basti già l'assenza del filo di terra, considera che se poi ad un canale dello scope colleghi ad esempio un generatore di funzioni connesso regolarmente a terra rischi ..... quindi meglio che predisponi due prese per entrambi gli strumenti. Poi io cablerei anche il filo di terra interponendo un interruttore per sezionarlo quando serve.

Beh scollegare la terra non porta di sicuro ad un'isolamento galvanico, per il generatore di segnali/funzioni è già presente una seconda uscita.

EnzoF ha scritto: ↑ven 8 lug 2022, 21:08 Beh scollegare la terra non porta di sicuro ad un'isolamento galvanico...

Vero, ma è la connessione di terra quella che crea il maggior problema, perché il contatto freddo della sonda è connesso a terra tramite il BNC dell'oscilloscopio, infatti nella tua realizzazione non l'hai collegata.
Io comunque, lato strumentazione, la connessione di terra preferisco poterla scollegare solo quando necessario.