Pier Aisa Electronic Enthusiasts Community Forum

Buonasera a tutti, in queste vacanze estive volevo realizzare un carico elettronico per il mio laboratorio. Ho trovato il progetto della rivista Nuova elettronica al numero 191, il progetto è LX1314. Ha circa una potenza di 100-120W.

Volevo ricreare il circuito con EasyEda e creare il PCB da stampare con JLCPCB. Il mio intento era poi quello di inserirlo in una scatola stampata in 3D, montando sul posteriore l'aletta di raffreddamento e una ventola, e tramite arduino misurare TENSIONE, CORRENTE, POTENZA, TEMPERATURA, e in caso di arrivo a potenza vicino al limite, faccia suonare un buzzer. Inoltre fare il controllo temperatura con accensione ventola.

Stasera ho ridisegnato lo schema elettrico di nuova elettronica con EasyEda, nei prossimi giorni provvederò ad sbrogliare il circuito per fare il pcb, cercando di far stare tutto su una basetta da 10x10.

Condivido con voi questo progetto, per chiunque volgia rifarlo. Poi condivido file geber e EasyEda se si vogliono apportare anche modifiche.

RIVISTA NUOVA ELETTRONICA N.191 https://bizzarri.altervista.org/NE/sommario.php?p=191

È un buon esercizio didattico bravo.
Attento allo schema elettrico verifica di non aver commesso errori.
Prima di mandare in produzione il pcb sarebbe meglio realizzare un prototipo su basetta forata un solo canale,tanto poi potrai recuperare i componenti per il montaggio definitivo.
Per quanto ti possa sembrare strano, prima cerca il contenitore poi sviluppa il pcb in modo da incastrarlo sugli appigli disponibili, sarebbe preferibile un contenitore tutto metallico.
Occhio al dimensionamento di piste e cavi.
Buon divertimento

Potresti mettere un ponte raddrizzatore in uscita e usarlo anche in AC.
Come mos (o IGBT) potresti usare contenitore TO247 che dissipa meglio la potenza (adattandolo puoi sempre piazzarci un TO220)

Mmmm, molto interessante. In che modo devo metterlo in ponte per testare anche la DC? Devo anche mettere un condensatore di livellamento? E poi devo predisporre due boccole solo per l’alternata?

Comunque già che lo costruisco, mi sembra ottimo fare la modifica per poterlo usare anche per testare la AC!

Per quanto riguarda gli IGBT, Nuova Elettronica usa gli IRFP250. Però stavo pensando di usare gli IRFP260 che portano un po’ di corrente in più. Può avere senso?

Ciao, piace anche a me il progetto, per quanto riguarda il ponte in uscita per provare un trasformatore AC , secondo me il condensatore elettrolitico ci vuole,altrimenti si misurerebbe una tensione pulsata e non continua , anche quando proviamo un normale alimentatore qualsiasi i condensatori sono presenti, per quanto riguarda l'uso di mosfet differenti penso non ci siano problemi.io aggiungerei anche un voltmetro , quando si stressa un alimentatore la tensione di solito scende sempre un poco, e in più metterei anche un'uscita un bnc per collegare un oscilloscopio per controllare anche il ripple, quando gli alimentatori vengono messi sotto sforzo anche il ripple aumenta.

Ciao Santeweb, grazie per la risposta. Secondo te per il ponte a diodi + condensatori bisogna predisporre un’uscita a parte o si può usare la stessa?
Per quanto riguarda il voltmetro, ma mia idea era inserire un display con Arduino per controllare tensione/corrente/ temperatura, e in caso la temperatura superi un tot, faccia partire una ventola. E di già che ho misura di tensione e corrente e avanza dello spazio sul display farei apparire anche la potenza.
Molto interessante l’idea di mettere un BNC per collegarci l’oscilloscopio per vedere il ripple.

Ieri ho (quasi) finito la scuola e da domani inizio a lavorare sullo schema per fare le modifiche e disegnare il PCB.
Vi giro poi tutto il materiale.

Ciao, secondo me non ci dovrebbero essere problemi , se disegni un ponte diodi e provi a ragionare dove passerebbe la corrente in caso dovessi applicare una tensione positiva sull'uscita positiva del ponte e una tensione negativa sull'uscita negativa del ponte ,non c'è assolutamente un passaggio di corrente, i diodi interni al ponte come sono collegati non fanno passare nessuna corrente inversa essendo sempre in posizione opposta al passaggio della corrente stessa.
quindi collega pure un ponte diodi e non avrai problemi.
Interessante il tuo progetto con arduino, purtroppo io sono un poco retrò , pratico elettronica di base e arduino non mi piace molto utilizzarlo.
sarebbe invece interessante usare arduino per rendere programmabile il carico fittizio corrente, e tempi di prova come in un carico attivo Siglent, se vedi qualche video di Pier Aisa dovrebbe esserci una recensione sull'uso del carico attivo Siglent

Santeweb ha scritto: ↑ven 3 giu 2022, 19:02 ...non fanno passare nessuna corrente inversa essendo sempre in posizione opposta al passaggio della corrente stessa.

...io non ne sarei tanto sicuro... specialmente se sono in gioco tensioni "elevate"...

ma si parla di valori di tensioni basse di solito usate negli alimentatori da laboratorio, si potrebbe fare un test