Display a segmenti ? (sottovuoto) Componenti di recupero
Display a segmenti ? (sottovuoto) Componenti di recupero
a causa di attacchi alla mia persona mi vedo costretto a rimuovere le mie informazioni personali.
Ultima modifica di montyadex il gio 30 giu 2022, 7:35, modificato 1 volta in totale.
Re: Display a segmenti ? (sottovuoto) Componenti di recupero
sono a scarica di gas
Re: Display a segmenti ? (sottovuoto) Componenti di recupero
a causa di attacchi alla mia persona mi vedo costretto a rimuovere le mie informazioni personali.
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- TheAlu10000
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Re: Display a segmenti ? (sottovuoto) Componenti di recupero
Sono "Vacuum fluorescent display", o VFD. Il loro funzionamento è molto simile ai tubi a vuoto, con la differenza che l'elettrodo del catodo e del filamento coincidono, possiede più anodi e ciascuno di essi è ricoperto di una sostanza che, quando colpita da elettroni, emette luce per fluorescenza e la tensione anodica solitamente non supera i 30 V, mediamente.
Anch'essi possiedono una griglia, che viene utilizzata in modo "digitale": applicando la tensione anodica sulla griglia si va ad abilitare l'accensione degli anodi, altrimenti rimangono spenti. Ciò è utile nel caso di pilotaggio in multiplexing (a volte necessario, a seconda del modello di VFD).
Necessitano di almeno due tensioni per funzionare: l'anodica appunto, e la tensione per il filamento. Quest'ultima può essere in DC per filamenti relativamente corti, mentre per display con filamenti un pò lunghi serve alimentarli con una tensione in AC, in quanto la DC provocherebbe un'illuminazione disomogenea su tutto il display.
Per fare un esempio, il tubo IV-11 (solitamente si usa per realizzare orologi vintage) vuole una tensione anodica in DC tra i 25 e i 30 V con una corrente di poche decine di mA (griglia ed anodi accesi), mentre il filamento vuole una tensione di 1.5 V con una corrente di 100 mA.
Consiglierei quindi di cercare il datasheet del/dei display in questione e risalire alla loro tensione anodica e di filamento.
Anch'essi possiedono una griglia, che viene utilizzata in modo "digitale": applicando la tensione anodica sulla griglia si va ad abilitare l'accensione degli anodi, altrimenti rimangono spenti. Ciò è utile nel caso di pilotaggio in multiplexing (a volte necessario, a seconda del modello di VFD).
Necessitano di almeno due tensioni per funzionare: l'anodica appunto, e la tensione per il filamento. Quest'ultima può essere in DC per filamenti relativamente corti, mentre per display con filamenti un pò lunghi serve alimentarli con una tensione in AC, in quanto la DC provocherebbe un'illuminazione disomogenea su tutto il display.
Per fare un esempio, il tubo IV-11 (solitamente si usa per realizzare orologi vintage) vuole una tensione anodica in DC tra i 25 e i 30 V con una corrente di poche decine di mA (griglia ed anodi accesi), mentre il filamento vuole una tensione di 1.5 V con una corrente di 100 mA.
Consiglierei quindi di cercare il datasheet del/dei display in questione e risalire alla loro tensione anodica e di filamento.
Esistono 10 tipi di persone. Quelli che capiscono il binario e quelli che non lo capiscono