Utilità dei Pulitori ad Ultrasuoni nel ripristino di schede corrose o bruciate
Utilità dei Pulitori ad Ultrasuoni nel ripristino di schede corrose o bruciate
Un saluto a tutti, vorrei condividere con voi la mia recente esperienza nel ripristinare il circuito del glorioso Ice 680R VI serie, ricomprato innumerevoli volte perché un laboratorio di elettronica anche hobbistico non è tale se non ha anche un 680R. Come la Legge di Murphy insegna: basta che una sola volta dimentichi di togliere la batteria dal multimetro, quella è la volta che la batteria rilascerà il micidiale elettrolita l' idrossido di potassio altamente corrosivo e contaminante. E quest'estate così è successo, complice il caldo stagionale il danno è servito. Possiedo una pulitrice ad ultrasuoni che per il noto principio della cavitazione ben si presta alla pulizia più profonda e non distruttiva anche dei circuiti elettronici. In passato ho già avuto modo di utilizzare con successo questa tecnica su schede di potenza sulle quali erano esplosi componenti vari ed elettrolitici, bruciando ed imbrattando tutto e la pulizia manuale risultava quasi impossibile senza rimuovere tutti i componenti. In poco tempo tutto è ritornato come nuovo.
Non occorrono pulitrici ultrasofisticate, di grande potenza, purché non si tratti di una cineseria da 30 euro, il cui risultato vi garantisco sarà deludente, vanno tutte bene, l'unica differenza è esclusivamente il tempo impiegato. Sicuramente quella che ha il riscaldatore integrato farà prima, ma riscaldando l'acqua si ottiene lo stesso risultato. Ritornando al caso in oggetto ho proceduto nel seguente modo: Primo ciclo di lavaggio con una soluzione di acqua demineralizzata ed un detergente neutro al 3%. Secondo ciclo più lungo, previo risciacquo del circuito con acqua corrente, con una soluzione di acqua demineralizzata ed alcool isopropilico al 6%. Non vi indico i tempi e le temperature perché sono strettamente legati ad pulitore che uso. Tutti sortiranno il medesimo risultato. Per meglio chiarire ho fatto una serie di fotografie prima e dopo la pulizia che meglio di ogni parola illustreranno i risultati. Allora come dice Pier: Buona visione!
Non occorrono pulitrici ultrasofisticate, di grande potenza, purché non si tratti di una cineseria da 30 euro, il cui risultato vi garantisco sarà deludente, vanno tutte bene, l'unica differenza è esclusivamente il tempo impiegato. Sicuramente quella che ha il riscaldatore integrato farà prima, ma riscaldando l'acqua si ottiene lo stesso risultato. Ritornando al caso in oggetto ho proceduto nel seguente modo: Primo ciclo di lavaggio con una soluzione di acqua demineralizzata ed un detergente neutro al 3%. Secondo ciclo più lungo, previo risciacquo del circuito con acqua corrente, con una soluzione di acqua demineralizzata ed alcool isopropilico al 6%. Non vi indico i tempi e le temperature perché sono strettamente legati ad pulitore che uso. Tutti sortiranno il medesimo risultato. Per meglio chiarire ho fatto una serie di fotografie prima e dopo la pulizia che meglio di ogni parola illustreranno i risultati. Allora come dice Pier: Buona visione!
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- Il danno!
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Re: Utilità dei Pulitori ad Ultrasuoni nel ripristino di schede corrose o bruciate
Ecco il risultato, seguono dei particolari
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- WOW!
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Re: Utilità dei Pulitori ad Ultrasuoni nel ripristino di schede corrose o bruciate
Particolare dei resistori di resistori di shunt prima e dopo
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Re: Utilità dei Pulitori ad Ultrasuoni nel ripristino di schede corrose o bruciate
Particolare circuito lato rame, da notare come la potenza della cavitazione ha rimosso anche lo strato di vernice
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Re: Utilità dei Pulitori ad Ultrasuoni nel ripristino di schede corrose o bruciate
In questo dettaglio si vedono i risultati di un eccessivo tempo di pulizia, la cavitazione ha spaccato le saldature del trimmer di regolazione evidentemente già deboli, come si è insinuata sotto la pista già traumatizzata dal colpo di calore della saldatura.
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Re: Utilità dei Pulitori ad Ultrasuoni nel ripristino di schede corrose o bruciate
Adesso mi restano da ripristinare le piste corrose dall'elettrolita e qualcuna mangiata in fase di pulizia.
Spero che possa tornarvi utile.
Un caro saluto a tutti.
Enzo
P.S. purtroppo l'eccessiva compressione dei file ha reso poco chiare le immagini.
Spero che possa tornarvi utile.
Un caro saluto a tutti.
Enzo
P.S. purtroppo l'eccessiva compressione dei file ha reso poco chiare le immagini.
Re: Utilità dei Pulitori ad Ultrasuoni nel ripristino di schede corrose o bruciate
Curiosità:
i trimmer e gli elettrolitici non subiscono danni ?
Chiedo perché è già da un po che penso di acquistare un pulitore ad ultrasuoni ma ho sempre pensato di non poterlo usare per qualsiasi cosa.
Nel tuo caso vedo questi due componenti i più delicati per il trattamento avuto.
Se "reggono" allora è già un bel passo avanti nell'idea di poter adottare questa tecnica diffusamente.
i trimmer e gli elettrolitici non subiscono danni ?
Chiedo perché è già da un po che penso di acquistare un pulitore ad ultrasuoni ma ho sempre pensato di non poterlo usare per qualsiasi cosa.
Nel tuo caso vedo questi due componenti i più delicati per il trattamento avuto.
Se "reggono" allora è già un bel passo avanti nell'idea di poter adottare questa tecnica diffusamente.
“...dentro i confini del computer, sei tu il creatore. Controlli - almeno potenzialmente - tutto ciò che vi succede. Se sei abbastanza bravo, puoi essere un dio. Su piccola scala.”
L. Torvalds
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Guido C.
L. Torvalds
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Re: Utilità dei Pulitori ad Ultrasuoni nel ripristino di schede corrose o bruciate
Ciao, sai che così mi insinui i dubbi?!? Sono tranquillo perché ho già lavato una scheda di un controller di una CNC, molto più delicata, in questi casi premia una pulitrice più performante perché in 10 minuti si fa tutto. Comunque misurare non mi costa nulla e dopo posso dormire tranquillo. Il condensatore elettrolitico è un 10μF 50V il Peak mi legge 10.44μF ed un ESR di 1.84Ω che per un 10 a 50V e decisamente buono, la tabellina universale indica addirittura un valore medio di 13Ω ma dipende sempre dalla bontà del componente e si vede che non hanno lesinato. Idem per i timmer che rispettano i valori riportati. Chiaramente ho verificato il cambio di resistenza solo su quello dell'azzeramento dello strumento.
Sicuramente i trimmer avranno avuto una bella pulita e l'eventuale ossidazione sarà sparita e l'elettrolitico non ha perso la tenuta stagna, altrimenti la cavitazione avrebbe dato una bella lustrata alle armature.
Personalmente la uso spesso per tante cose a partire da un'altra passione che è la rasatura tradizionale: pennello sapone e rasoio di sicurezza con lametta, e di rasoi ne ho parecchi compreso dei Gillette Fat Boy del 1957 che dopo un bagno agli ultrasuoni sono tornati scintillanti e perfettamente funzionanti. Poi ci ho buttato anche un orologio a carica automatica che esteticamente è venuto un gioiello.... ma ho rimosso tutto il lubrificante dalle sedi degli ingranaggi, mi sto attrezzando per il secondo round.
Ti faccio vedere quella che ho acquistato 5 anni fa, è una 3 litri con la vasca di 23,8 x 13,8 x 10 cm. è un prodotto tedesco.
Cordialmente
Enzo
Sicuramente i trimmer avranno avuto una bella pulita e l'eventuale ossidazione sarà sparita e l'elettrolitico non ha perso la tenuta stagna, altrimenti la cavitazione avrebbe dato una bella lustrata alle armature.
Personalmente la uso spesso per tante cose a partire da un'altra passione che è la rasatura tradizionale: pennello sapone e rasoio di sicurezza con lametta, e di rasoi ne ho parecchi compreso dei Gillette Fat Boy del 1957 che dopo un bagno agli ultrasuoni sono tornati scintillanti e perfettamente funzionanti. Poi ci ho buttato anche un orologio a carica automatica che esteticamente è venuto un gioiello.... ma ho rimosso tutto il lubrificante dalle sedi degli ingranaggi, mi sto attrezzando per il secondo round.
Ti faccio vedere quella che ho acquistato 5 anni fa, è una 3 litri con la vasca di 23,8 x 13,8 x 10 cm. è un prodotto tedesco.
Cordialmente
Enzo
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- L'artefice del lavoro.
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Re: Utilità dei Pulitori ad Ultrasuoni nel ripristino di schede corrose o bruciate
A logica, l'importante è utilizzare liquidi che evaporino completamente senza lasciare residui, specie per i componenti che non sono a tenuta stagna come trimmer e potenziometri.
L'acqua "distillata" da supermercato è in realtà dissalata per osmosi inversa, e non è deltutto pura, ma non dovrebbe essere un problema.
L'acqua "distillata" da supermercato è in realtà dissalata per osmosi inversa, e non è deltutto pura, ma non dovrebbe essere un problema.
Re: Utilità dei Pulitori ad Ultrasuoni nel ripristino di schede corrose o bruciate
Si esatto, l'acqua è l'artefice principale essendo l'ambiente nel quale avviene la cavitazione. L'acqua distillata è elettiva, ma con un efficace sistema di asciugatura post lavaggio va benissimo anche la comune acqua demineralizzata, dipende sempre dalla capacità della vasca e dalla tasca considerando che conviene gettare via tutto ad ogni lavaggio. Per l'asciugatura uso un paio di ventole da 120mm con una buona portata d'aria affiancate e gli oggetti sospesi in un piccolo cestello, in pochi minuti è tutto asciutto.
Si usano diversi prodotti per accelerare e migliorare il processo di pulizia ce ne sono per tutte le esigenze: sgrassatori ultra performanti per la pulizia degli iniettori delle auto e così via, usare un tensioattivo è utile perché diminuisce la tensione superficiale dell'acqua (provate a nebulizzare un po' d'acqua con poco detersivo liquido per piatti su un vetro, vedrete formarsi tantissime bollicine, differentemente la sola acqua tenderà a concentrarsi in bolle più grandi) favorendo una più efficace cavitazione tale da raggiungere i punti più nascosti. Altro parametro importante è la frequenza di oscillazione del piezoelettrico, maggiore la frequenza più efficace e rapido il risultato 30/40 kHz sono un buono standard.
Quella che ho utilizzato è una con doppio trasduttore 2x80W a 37kHz.
Per le schede elettroniche come ho già detto la formula migliore è fare due lavaggi: il primo aggiungendo un detergente neutro (tensioattivo) in concentrazioni dal 3 al 6% in base alla severità della contaminazione ed un secondo con il classico alcool isopropilico 4% ÷ 8% che pulisce e facilita l'evaporazione dell'acqua. 40/50 gradi sono una temperatura standard, ottenibili anche con il preriscaldamento dell'acqua e della vasca con una pistola ad aria calda ad esempio. I tempi di lavaggio sono in funzione del dispositivo in uso.
Tutte le schede possono essere trattate, purché vengano rimossi quei componenti che non sono sigillati o sensibili alle oscillazioni, ad esempio capsule microfoniche piuttosto che quarzi o sensori di movimento e quei dispositivi che si eccitano sollecitati dalle oscillazioni. Io ho buttato dentro tutti i tipi di schede anche quella di un cellulare dato per spacciato, tutto ha ripreso vita.
Si usano diversi prodotti per accelerare e migliorare il processo di pulizia ce ne sono per tutte le esigenze: sgrassatori ultra performanti per la pulizia degli iniettori delle auto e così via, usare un tensioattivo è utile perché diminuisce la tensione superficiale dell'acqua (provate a nebulizzare un po' d'acqua con poco detersivo liquido per piatti su un vetro, vedrete formarsi tantissime bollicine, differentemente la sola acqua tenderà a concentrarsi in bolle più grandi) favorendo una più efficace cavitazione tale da raggiungere i punti più nascosti. Altro parametro importante è la frequenza di oscillazione del piezoelettrico, maggiore la frequenza più efficace e rapido il risultato 30/40 kHz sono un buono standard.
Quella che ho utilizzato è una con doppio trasduttore 2x80W a 37kHz.
Per le schede elettroniche come ho già detto la formula migliore è fare due lavaggi: il primo aggiungendo un detergente neutro (tensioattivo) in concentrazioni dal 3 al 6% in base alla severità della contaminazione ed un secondo con il classico alcool isopropilico 4% ÷ 8% che pulisce e facilita l'evaporazione dell'acqua. 40/50 gradi sono una temperatura standard, ottenibili anche con il preriscaldamento dell'acqua e della vasca con una pistola ad aria calda ad esempio. I tempi di lavaggio sono in funzione del dispositivo in uso.
Tutte le schede possono essere trattate, purché vengano rimossi quei componenti che non sono sigillati o sensibili alle oscillazioni, ad esempio capsule microfoniche piuttosto che quarzi o sensori di movimento e quei dispositivi che si eccitano sollecitati dalle oscillazioni. Io ho buttato dentro tutti i tipi di schede anche quella di un cellulare dato per spacciato, tutto ha ripreso vita.