Jlh 1969-Autocostruito
Inviato: gio 12 set 2019, 23:41
Ciao a tutti e sopratutto ciao a te Pier
Mi chiamo Ciro e grazie ai tuoi video e sopratutto al tuo forum a cui ho sempre partecipato in modalità fantasma sono riuscito ad apprendere quelle conoscenze di base che mi mancavano per poter realizzare qualche progetto diy nel campo audio...grazie davvero.
E volevo condividere con te e col forum quello che sono riuscito a tirare fuori per chiunque volesse cimentarsi in questo progetto.
Seguendo la tua serie sugli amplificatori partendo dal classe a a singolo transistor fino a tutta la serie sei classe d tra un video e l’altro mi sono imbattuto in uno schema di un fantomatico amplificatore in classe a storico il jlh 1969,ed ho voluto realizzarlo.
Per lo schema mi sono basato su quello classico che si può tranquillamente reperire in rete.
Si tratta dell’originale del ‘69 a singola alimentazione.
Preso e simulato prima su ltspice(grazie ai tuoi svariati video nei quali dai nozioni su questo fantastico simulatore),per conoscere cosa aspettarmi più o meno dal pezzo finito.
Dopodiché mi sono messo alla ricerca dei componenti.
Purtroppo i transistor finali originali(mj480) sono quasi impossibili da trovare e se li si trova costano un botto.
Quindi ho dovuto ripiegare su di in alternativa più economica e di facile reperibilità .
La scelta era inizialmente ricaduta sui 2n3055,ma un po’ per una questione di praticità di costruire un sistema di dissipazione ah hoc un po’ per i molti tarocchi in giro,alla fine ho optato per i toshiba 2sc5200.
Stesso discorso per il transistor di pilotaggio dei finali dal 2n697 sono passato al tip41c.
Discorso analogo per il transistor di ingresso,ho impiegato un 2n5401.
Inoltre aggiunti anche un potenziometro per la regolazione del bias ed un altro per la regolazione della corrente a riposo.
Scelte confermate anche dalla miriadi di versioni personalizzate di questo schema presenti in rete.
In allegato ne troverete lo schema utilizzato,unica differenza con la realizzazione pratica è stato per un capacitare elettrolitico da 250uf che non sono riuscito a trovare e ne ho piazzato uno da 220.
Fatte queste premesse e avendo imparato a usare easyeda (grazie ancora pier per i tuoi video) ho tracciato il mio schema,creato le pcb e fatte produrre a jlcpcb
Appena arrivate ho montato il tutto(nel frattempo mi sono procurato i componenti).
Piccolo appunto sulla questione dell’alimentazione.
Essendo in gioco correnti abbastanza importanti vi consiglio vivamente di inserire un fusibile sulla parte dell’alimentazione sopratutto per una questione di sicurezza.
Per rendere i finali quanto è più silenziosi è possibile consiglio una bella batteria di elettrolitici dopo il ponte di diodi(si parla di un ampli in classe a quindi se la 50hz non è filtrata a dovere si sentirà bella è che amplificata dalle casse).
Il risultato? Suono pulito qualcosa che non sono riuscito a tirare fuori prima da altri ampli commerciali.
Purtroppo i miei diffusori sono due muletti spero che presto mi arrivino le indiana Line ma posso assicurarvi che la differenza si sente.
Adesso vi allego un po’ di foto per chi volesse schemi e delucidazioni o qualche chiarimento non esiti a chiedere.
Mi chiamo Ciro e grazie ai tuoi video e sopratutto al tuo forum a cui ho sempre partecipato in modalità fantasma sono riuscito ad apprendere quelle conoscenze di base che mi mancavano per poter realizzare qualche progetto diy nel campo audio...grazie davvero.
E volevo condividere con te e col forum quello che sono riuscito a tirare fuori per chiunque volesse cimentarsi in questo progetto.
Seguendo la tua serie sugli amplificatori partendo dal classe a a singolo transistor fino a tutta la serie sei classe d tra un video e l’altro mi sono imbattuto in uno schema di un fantomatico amplificatore in classe a storico il jlh 1969,ed ho voluto realizzarlo.
Per lo schema mi sono basato su quello classico che si può tranquillamente reperire in rete.
Si tratta dell’originale del ‘69 a singola alimentazione.
Preso e simulato prima su ltspice(grazie ai tuoi svariati video nei quali dai nozioni su questo fantastico simulatore),per conoscere cosa aspettarmi più o meno dal pezzo finito.
Dopodiché mi sono messo alla ricerca dei componenti.
Purtroppo i transistor finali originali(mj480) sono quasi impossibili da trovare e se li si trova costano un botto.
Quindi ho dovuto ripiegare su di in alternativa più economica e di facile reperibilità .
La scelta era inizialmente ricaduta sui 2n3055,ma un po’ per una questione di praticità di costruire un sistema di dissipazione ah hoc un po’ per i molti tarocchi in giro,alla fine ho optato per i toshiba 2sc5200.
Stesso discorso per il transistor di pilotaggio dei finali dal 2n697 sono passato al tip41c.
Discorso analogo per il transistor di ingresso,ho impiegato un 2n5401.
Inoltre aggiunti anche un potenziometro per la regolazione del bias ed un altro per la regolazione della corrente a riposo.
Scelte confermate anche dalla miriadi di versioni personalizzate di questo schema presenti in rete.
In allegato ne troverete lo schema utilizzato,unica differenza con la realizzazione pratica è stato per un capacitare elettrolitico da 250uf che non sono riuscito a trovare e ne ho piazzato uno da 220.
Fatte queste premesse e avendo imparato a usare easyeda (grazie ancora pier per i tuoi video) ho tracciato il mio schema,creato le pcb e fatte produrre a jlcpcb
Appena arrivate ho montato il tutto(nel frattempo mi sono procurato i componenti).
Piccolo appunto sulla questione dell’alimentazione.
Essendo in gioco correnti abbastanza importanti vi consiglio vivamente di inserire un fusibile sulla parte dell’alimentazione sopratutto per una questione di sicurezza.
Per rendere i finali quanto è più silenziosi è possibile consiglio una bella batteria di elettrolitici dopo il ponte di diodi(si parla di un ampli in classe a quindi se la 50hz non è filtrata a dovere si sentirà bella è che amplificata dalle casse).
Il risultato? Suono pulito qualcosa che non sono riuscito a tirare fuori prima da altri ampli commerciali.
Purtroppo i miei diffusori sono due muletti spero che presto mi arrivino le indiana Line ma posso assicurarvi che la differenza si sente.
Adesso vi allego un po’ di foto per chi volesse schemi e delucidazioni o qualche chiarimento non esiti a chiedere.