Jlh 1969-Autocostruito

Schemi di elettronica analogica di segnale e potenza
ioshi1000
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Jlh 1969-Autocostruito

Messaggio da ioshi1000 »

Ciao a tutti e sopratutto ciao a te Pier🤗
Mi chiamo Ciro e grazie ai tuoi video e sopratutto al tuo forum a cui ho sempre partecipato in modalità fantasma sono riuscito ad apprendere quelle conoscenze di base che mi mancavano per poter realizzare qualche progetto diy nel campo audio...grazie davvero.
E volevo condividere con te e col forum quello che sono riuscito a tirare fuori per chiunque volesse cimentarsi in questo progetto.
Seguendo la tua serie sugli amplificatori partendo dal classe a a singolo transistor fino a tutta la serie sei classe d tra un video e l’altro mi sono imbattuto in uno schema di un fantomatico amplificatore in classe a storico il jlh 1969,ed ho voluto realizzarlo.

Per lo schema mi sono basato su quello classico che si può tranquillamente reperire in rete.
Si tratta dell’originale del ‘69 a singola alimentazione.
Immagine
Preso e simulato prima su ltspice(grazie ai tuoi svariati video nei quali dai nozioni su questo fantastico simulatore),per conoscere cosa aspettarmi più o meno dal pezzo finito.
Dopodiché mi sono messo alla ricerca dei componenti.
Purtroppo i transistor finali originali(mj480) sono quasi impossibili da trovare e se li si trova costano un botto.
Quindi ho dovuto ripiegare su di in alternativa più economica e di facile reperibilità.
La scelta era inizialmente ricaduta sui 2n3055,ma un po’ per una questione di praticità di costruire un sistema di dissipazione ah hoc un po’ per i molti tarocchi in giro,alla fine ho optato per i toshiba 2sc5200.
Stesso discorso per il transistor di pilotaggio dei finali dal 2n697 sono passato al tip41c.
Discorso analogo per il transistor di ingresso,ho impiegato un 2n5401.
Inoltre aggiunti anche un potenziometro per la regolazione del bias ed un altro per la regolazione della corrente a riposo.
Scelte confermate anche dalla miriadi di versioni personalizzate di questo schema presenti in rete.
In allegato ne troverete lo schema utilizzato,unica differenza con la realizzazione pratica è stato per un capacitare elettrolitico da 250uf che non sono riuscito a trovare e ne ho piazzato uno da 220.
Fatte queste premesse e avendo imparato a usare easyeda (grazie ancora pier :D per i tuoi video) ho tracciato il mio schema,creato le pcb e fatte produrre a jlcpcb ;)
Appena arrivate ho montato il tutto(nel frattempo mi sono procurato i componenti).
Piccolo appunto sulla questione dell’alimentazione.
Essendo in gioco correnti abbastanza importanti vi consiglio vivamente di inserire un fusibile sulla parte dell’alimentazione sopratutto per una questione di sicurezza.
Per rendere i finali quanto è più silenziosi è possibile consiglio una bella batteria di elettrolitici dopo il ponte di diodi(si parla di un ampli in classe a quindi se la 50hz non è filtrata a dovere si sentirà bella è che amplificata dalle casse).
Il risultato? Suono pulito qualcosa che non sono riuscito a tirare fuori prima da altri ampli commerciali.
Purtroppo i miei diffusori sono due muletti spero che presto mi arrivino le indiana Line ma posso assicurarvi che la differenza si sente.
Adesso vi allego un po’ di foto per chi volesse schemi e delucidazioni o qualche chiarimento non esiti a chiedere.
Allegati
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Guido
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Re: Jlh 1969-Autocostruito

Messaggio da Guido »

Bello, bello, complimenti.
PS ho ancora quello che avevo costruito intorno ai vent' anni di età. Un giorno o l'altro faccio un paio di foto ...
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Maxvarese
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Re: Jlh 1969-Autocostruito

Messaggio da Maxvarese »

Sinceri complimenti per la tua realizzazione. :D
Ricorda che il jlh a alcune caratteristiche atipiche, la più importante è che si danneggia in caso di totale mancanza di carico in uscita..

Se vuoi dargli in pasto i tuoi nuovi diffusori ti consiglio di inserire un relè temporizzato sull' uscita, il così detto anti buum!,
E di inserire un interruttore termico sul dissipatore collegato a un relè che lo spenga se la temperatura aumenta troppo..

Ps il C d'uscita intendi 2200 uF, ricorda che il reale valore di capacità è +/- 20% io l'avevo messo da 4700 uF.
tiziao
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Re: Jlh 1969-Autocostruito

Messaggio da tiziao »

Complimenti bella realizzazione ;) ;)

abbiamo già parlato brevemente dei libridi JLH http://mylothehack.altervista.org/forum ... hood#p7447

Una chiara descrizione di questo piccolo grande ampli https://sound-au.com/jll_hood.htm

Tiziano
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Re: Jlh 1969-Autocostruito

Messaggio da tiziao »

Complimenti anche per la scelta delle Indiana Line... raramente quei prodotti sbagliano e poi gli altoparlanti dovrebbero essere made in Senigallia... e la costruzione italica.

Tiziano
ioshi1000
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Re: Jlh 1969-Autocostruito

Messaggio da ioshi1000 »

Guido ha scritto: gio 12 set 2019, 23:50 Bello, bello, complimenti.
PS ho ancora quello che avevo costruito intorno ai vent' anni di età. Un giorno o l'altro faccio un paio di foto ...
Grazie mille :D :D :D
Maxvarese ha scritto: ven 13 set 2019, 6:37 Sinceri complimenti per la tua realizzazione. :D
Ricorda che il jlh a alcune caratteristiche atipiche, la più importante è che si danneggia in caso di totale mancanza di carico in uscita..

Se vuoi dargli in pasto i tuoi nuovi diffusori ti consiglio di inserire un relè temporizzato sull' uscita, il così detto anti buum!,
E di inserire un interruttore termico sul dissipatore collegato a un relè che lo spenga se la temperatura aumenta troppo..

Ps il C d'uscita intendi 2200 uF, ricorda che il reale valore di capacità è +/- 20% io l'avevo messo da 4700 uF.
Grazie mille.
Si il jlh in effetti è un ampli un pò strano,ho letto in giro che nemmeno John Linsley Hood inizialmente sapeva realmente cosa avesse tirato fuori XD
Si in effetti per il problema del carico non collegato è una caratteristica del jlh e credo che la resistenza finale in parallelo al carico(quella da 10k) serva proprio a questo scopo,nonchè a linearizzare quanto è più possibile la risposta in frequenza ma su questo lascio la risposta a chi è molto più esperto di me nel campo.
Per il condensatore in effetti non mi riferivo a quello di uscita ma quello che nello schema originale è riportato come c3 un elettrolitico da 250uf.
In effetti per questo specifico si parla di condensatori elettrolitici ccl assiali di costruzione inglese se ne trovano in giro per l'amor del cielo ma costano davvero tanto.
Immagine

Per l'antibump in realtà avendo due casse scrause non lo avevo preso in considerazione(anche perchè non ho avuto fenomi di bump)come obiettivo primario ma alla fine mi ci ero messo a lavorare e stavo decidendo che tipo di circuito utilizzare ero indeciso se usare quello classico col transistor o con integrato(upc1237) e poi non so se in questo caso convenga usare un relè classico o uno a stato solido su questo punto di vista resto in attesa di consigli :D .

Confesso che quella dell'interruttore termico è davvero una bella idea non ci avevo proprio pensato dovrò mettermi sotto anzi forse pensandoci bene la reputo più importante quasi dell'antibump in quanto non so se il dimensionamento del dissipatore è stato giusto(in effetti ho riutilizzato quello presente in questo vecchio ampli rotto).

tiziao ha scritto: ven 13 set 2019, 8:11 Complimenti bella realizzazione ;) ;)

abbiamo già parlato brevemente dei libridi JLH http://mylothehack.altervista.org/forum ... hood#p7447

Una chiara descrizione di questo piccolo grande ampli https://sound-au.com/jll_hood.htm

Tiziano
tiziao ha scritto: ven 13 set 2019, 8:37 Complimenti anche per la scelta delle Indiana Line... raramente quei prodotti sbagliano e poi gli altoparlanti dovrebbero essere made in Senigallia... e la costruzione italica.

Tiziano
Grazie mille tiziano :D
Spero che presto babbo natale riesca a portarmi qualche bel diffusore come ad esempio le tesi 261,non mi dispiacerebbe affatto per le 661 accantono il sogno XD
Se conosci qualche altro diffusore degno di nota sulla fascia di prezzo delle 261 mi farebbe piacere conoscerlo.
Io su quella fascia diciamo ho trovato solo le Cambridge SIROCCO SX60 e non avendo vicino casa un negozio che venda questi prodotti devo affidarmi completamente alla opinioni degli utenti più esperti :cry: :cry: :cry:
Anche perchè sto per sfornare anche il gainclone con lm3886 e sinceramente questa bestiolina ha bisogno di due diffusori degni di nota come anche il jlh per l'appunto.
Non solo,come prossimo progetto vorrei tirarmi fuori un bel valvolare single ended con ecl86(o pcl86) ero stato frenato inizialmente solo dal numero esiguo di watt che potevo tirarne fuori,ma dopo l'esperienza del jlh ho capito che 10w puri fatti bene per il mio ambiente d'ascolto già sono tanti e quindi con un bel finale single-ended che mi lavora circa sui 4w associato ad un buon diffusore come quelli citati sopra possa darmi davvero grandi soddisfazioni.Unico neo sarà trovare i trasformatori di alimentazione e di uscita ad un prezzo modico altrimenti mi costano quanto le casse :lol: :lol: :lol:
tiziao
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Re: Jlh 1969-Autocostruito

Messaggio da tiziao »

Le casse sono una cosa troppo personale... un poco folle comprare a scatola chiusa.

Da Mediaworld (quelli con ancora il reparto hifi) trovi Polkaudio spesso in super offerta.

Una altro marchio notevole da valutare è Warfhadale roba non molto conosciuta e sottovalutata.

Le casse ormai sono solo un peso per chi le ha a stock... girando per centri commerciali negozi di elettronica ex elettrodomestici hi-fi si trovano delle vere gemme.

Serve solo un poco di pazienza.

Per il valvolare servono casse efficienti.

Tiziano
PS: per il forum si sta valutando di farsi le proprie casse per sistema biamplificato... satellite con coassiale e sub x sistema biamplificato per ora è solo teoria.
Se il progetto va in porto se ne parla nel 3Q 2020.
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Maxvarese
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Re: Jlh 1969-Autocostruito

Messaggio da Maxvarese »

La resistenza da 10k sull' uscita ha due funzioni, garantisce un carico minimo, e permette la carica del condensatore di disaccoppiamento d'uscita dopo l'accensione.( la così detta resistenza di zavorra)

Una volta che l'ampli avrà raggiunto l'equilibrio termico, misura con un termometro a contatto la temperatura del dissipatore in un punto vicino hai transistor finali, se la temperatura supera i 56 °C i transistor sono a rischio..
(Non è una regola esatta è un valore prudente)

Per quanto riguarda la potenza d'uscita necessaria, bisogna considerare diversi parametri: ambiente d'ascolto,tipo di diffusori, ESTENSIONE DINAMICA DEL BRANO E DEL SUPPORTO.
Anche io apprezzo le piccole potenze ben suonati ma non sono adatte a tutti i generi di musica..

Una cosa che non c'entra con l'elettronica, ascoltaci blowin the wind di bob dylan
ioshi1000
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Re: Jlh 1969-Autocostruito

Messaggio da ioshi1000 »

tiziao ha scritto: ven 13 set 2019, 13:25 Le casse sono una cosa troppo personale... un poco folle comprare a scatola chiusa.

Da Mediaworld (quelli con ancora il reparto hifi) trovi Polkaudio spesso in super offerta.

Una altro marchio notevole da valutare è Warfhadale roba non molto conosciuta e sottovalutata.

Le casse ormai sono solo un peso per chi le ha a stock... girando per centri commerciali negozi di elettronica ex elettrodomestici hi-fi si trovano delle vere gemme.

Serve solo un poco di pazienza.

Per il valvolare servono casse efficienti.

Tiziano
PS: per il forum si sta valutando di farsi le proprie casse per sistema biamplificato... satellite con coassiale e sub x sistema biamplificato per ora è solo teoria.
Se il progetto va in porto se ne parla nel 3Q 2020.
Ma dai sono marchi che non ho mai sentito sulla fascia di prezzo sulla quale mi sto districando ho sempre trovato in giro recensioni o altro che confermavano il fatto di andare su quei modelli citati prima....la Polkaudio e la Warfhadale non le ho mai sentite nominare :shock:
Bhe allora forse mi conviene davvero mettermi con i soldi in saccoccia e lavoro permettendo devo farmi un giro per i negozietti,centri commerciali e negozi tipo mediaworld in zona anche se a naso non ricordo di aver visto nessun reparto hifi in giro :roll: :roll: :roll:
Sicuramente troverò qualcosa di migliore delle auna st-200 che sto usando,sono dichiarate come 92db 40w 100hz-20khz ma ho seri dubbi in merito.
Bhe per il progetto delle casse mi sembra una cosa molta interessante esiste un thread di riferimento? mi stuzzica non poco la scimmia.
Maxvarese ha scritto: ven 13 set 2019, 15:47 La resistenza da 10k sull' uscita ha due funzioni, garantisce un carico minimo, e permette la carica del condensatore di disaccoppiamento d'uscita dopo l'accensione.( la così detta resistenza di zavorra)

Una volta che l'ampli avrà raggiunto l'equilibrio termico, misura con un termometro a contatto la temperatura del dissipatore in un punto vicino hai transistor finali, se la temperatura supera i 56 °C i transistor sono a rischio..
(Non è una regola esatta è un valore prudente)

Per quanto riguarda la potenza d'uscita necessaria, bisogna considerare diversi parametri: ambiente d'ascolto,tipo di diffusori, ESTENSIONE DINAMICA DEL BRANO E DEL SUPPORTO.
Anche io apprezzo le piccole potenze ben suonati ma non sono adatte a tutti i generi di musica..

Una cosa che non c'entra con l'elettronica, ascoltaci blowin the wind di bob dylan

Ciao Maxvarese grazie per il tuo feedback :D
Si in effetti grazie anche agli altri commenti tra una cosa e l'altra mi ero messo a studiare qualcosina per implementare l'interruttore termico avevo pensato a qualcosa tipo sonda temperatura-arduino-relè pero non vorrei creare l'effetto stacco improvviso stavo studiando qualcosa che mi permettesse di limitare la corrente assorbita in modo da abbassare la potenza dissipata e integrando sempre un sistema di dissipazione attivo(credo userò le classiche ventole da pc che fanno poco rumore) il tutto cerando di creare qualcosa di sobrio e non incasinato all'interno del case(che già mi da su i nervi in quanto sto riutilizzando la scocca di un vecchio ampli rotto acquistato da internet da cui ho recuperato dissipatore e trasformatore).
La cosa che mi stava girando adesso in mente e di volerlo provare con un pre-amplificatore a valvole che mi sono costruito un pò di tempo fa chissà che non mi regali qualche emozione in più stavo pensando addirittura di inserirlo all'interno del case e con uno switch selezionare o meno la preamplificazione valvolare.Questo è il bello del diy :D :D :D
Proverò senz'altro il brano che mi hai consigliato per ora l'ho ascoltato in cuffia(purtroppo lavoro fuori regione) è ed un capolavoro.
Il jlh l'ho provato con "Pink Floyd - Wish You Were Here","Blondie - Heart Of Glass ","Aretha Franklin - Think ","Dire Straits - Sultans Of Swing" , tutti brani antecedenti la mia nascita XD e devo dire che si è comportato molto bene molto meglio di un ampli commerciale che monta un tpa3116 qualità nettamente superiore.
tiziao
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Re: Jlh 1969-Autocostruito

Messaggio da tiziao »

Ciao,
parliamo di aziende piuttosto note
https://www.polkaudio.com/ se ben ricordo annovera Mark Knofler nell' azionariato e dovrebbe essere distribuita da Mediaworld.

http://www.wharfedale.co.uk/ questa è una azienda con una lunga storia e molto conosciuta per i bookhself.

Le ho viste e sentite da amici che lavorano nell audio pro... ne ho una coppia anch' io (non ricordo il modello).

E non sono difficili da trovare d' occasione invendute da qualche parte o sul web.

L' idea delle casse è ancora un pensiero su cui stiamo ragionando con Pier e un amico che ne mastica assai di altoparlanti.

Tiziano
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