Capsula microfonica a carbone ... 2.0 :)

[Luciano1960]

Ciao Guido,

quale sarebbe la piccola modifica da apportare al circuitino per garantire alla capsula la corretta tensione di lavoro ?

Se non risulta difficile da attuare (i componenti sono smd) la posso provare e verificarne l'efficacia nel mio TestBench citofonico

Grazie

Luciano

[Guido]

Io ancora non ho capito che cosa ci devi fare con queste cornette citofoniche
Ti stai aprendo una fabbrica di cornette ?
Ve bene, ho fatto questa modifica: la R2 e' stata divisa in due resistenze, R2 ed R8, e e' stato aggiunto il condensatore C7.
Il C6 e R7 fanno parte dei componenti che dovrebbero simulare quello che sta all'interno del microfono condensatore da 2 V, 0.5 mA di assorbimento e 2200 ohm di impedenza BF.
Adesso ai capi del microfono ci sono 1,3 V. Per averne di piu' bisognerebbe modificare il circuito del posto esterno.
Ho trovato questo sito dove ci sono in commercio microfoni da 1,5 V e da 2 V, ma non meno:
https://it.rs-online.com/web/c/passivi/ ... ore/?sra=p

[Luciano1960]

Ciao Guido,

tranquillo, sono ormai in pensione e lascio ai giovani le auspicabili visioni imprenditoriali

Non ci devo fare nulla di specifico, semplicemente sono rimasto basito quando ho aperto questa cornetta universale ed anzichè trovare l'apettato microfono a carbone mi sono trovato questo piccolo PCB, incuriosito ho voluto simularlo per capire come potesse funzionare.

Per carattere sono portato a riparare anzichè portare in discarica gli oggetti e la possibilità di poter recuperare in futuro qualche apparato vintage potrebbe, perchè no, utilizzare tale alternativa circuitale.

Grazie poi per la modifica suggerita.

Come ti avevo già anticipato i componenti sono smd, ragion per cui non sono attrezzato (da pensionato ...) per apportarla sulla PCB originale.

Appena mi si presenterà l'occasione di replicarlo per sostituirlo ad un microfono a carbone ormai esausto la proverò di sicuro.

RS-Components la conosco bene (qualche anno fa aveva anche uno spaccio aperto al pubblico vicino a casa mia) ma le comuni capsule microfoniche a condensatore in oggetto le si possono trovare ovunque a prezzi irrisori.

Grazie mille per il supporto.

Luciano

[Guido]

Non ci devo fare nulla di specifico, semplicemente sono rimasto basito quando ho aperto questa cornetta universale ed anzichè trovare l'apettato microfono a carbone mi sono trovato questo piccolo PCB, incuriosito ho voluto simularlo per capire come potesse funzionare.

Per carattere sono portato a riparare anzichè portare in discarica gli oggetti e la possibilità di poter recuperare in futuro qualche apparato vintage potrebbe, perchè no, utilizzare tale alternativa circuitale.

Hai una bella perseveranza quando fai qualcosa, vedo, complimenti
Sono perfettamente d'accordo con te sul fatto che sarebbe molto meglio recuperare invece che buttare , e per questo motivo ho una stanza piena di roba da aggiustare/riutilizzare, ma piano piano spero di smaltirla. Adesso qui da noi c'è la raccolta differenziata, e non si trovano più cose accanto ai cassonetti
Saluti

[Luciano1960]

Ciao a tutti,

come degna conclusione di questo argomento allego alla presente il sempre citato, ma mai fotografato :

microfono a carbone ... fatto a pezzi per la curiosità del sottoscritto

Manca la velina di simil stoffa ed un pò di granuli di carbone andati persi mentre l'ho aperto

Non so voi, ma io rimango basito dal minimalismo e dalla semplicità di tale componente a confronto con il circuitino oggetto di questo post.

Un applauso a Emile Berliner che ben 137 anni fa inventò questo geniale trasduttore.

Per chi è curioso :


Fonte WIRED.IT

Arriva il microfono a carbone
137 anni fa, Emile Berliner migliora il microfono del neonato telefono. Ma la paternità dell'invenzione viene data a Edison
arriva_il_microfono_a_carbone_8018

Malgrado l’impegno, la storia non lo avrebbe premiato. Almeno non quanto dovuto. Emile Berliner(1851-1929) non si era mai arreso: fino alla morte aveva reclamato la paternità di quell’invenzione che aveva rivoluzionato le neonate comunicazioni telefoniche, e per la quale aveva fatto domanda di brevetto proprio il 4 marzo 1877: il microfono a carbone. Eppure il superinventore onnipresente Thomas Alva Edison era riuscito a mettere il suo nome anche lì, liquidando dai documenti ufficiali quello di Berliner.

Emile era un ragazzino ambizioso. Nel 1870 aveva lasciato la Germania, dove era nato, alla volta dell’America, in cerca di fortuna. Qui aveva fatto di tutto, dall’impiegato all’uomo delle pulizie in un laboratorio di chimica, studiando di notte, specialmente fisica ed elettronica, nella speranza di fare, un giorno, il grande salto. E l’occasione non tardò ad arrivare. A fulminarlo fu, nel 1876, l’esposizione a Washington dell’invenzione del secolo: il telefono di Alexander Graham Bell. Berliner ne rimase affascinato: quello strumento con cui si poteva parlare a distanza lo incuriosiva, e voleva capire come funzionava.

Pur non avendo una grande esperienza, si mise al lavoro, trasformando la stanza in cui viveva in un piccolo laboratorio. Si accorse presto che qualcosa nel telefono non funzionava come avrebbe dovuto: la voce si sentiva male, lontana, appena accennata. Per rendere davvero utili le comunicazioni a distanza l’ideale sarebbe stato trovare il modo di convertire con efficienza le onde acustiche insegnali elettrici.

Così, subito dopo la membrana – che nel telefono serviva a convertire in vibrazioni le variazioni di pressione dell’aria generate dalla voce – Berliner mise dei granuli di carbone. Chiuse tutto all’interno di due piastre metalliche, collegate a un circuito elettrico. La vibrazione della membrana determinava delle variazioni di pressione sui granuli e modificazioni della loro resistenza elettrica. Come conseguenza ne derivava una corrente variabile, che riproduceva fedelmente e in maniera piùsensibile l’andamento delle onde acustiche, rispetto al trasmettitore a liquido elettromagneticoimpiegato nel telefono di Bell. E inoltre, cosa più importante, con il microfono di Berliner si riusciva adamplificare il segnale acustico: un sistema così efficace che il microfono a carbone verrà utilizzato per le comunicazioni telefoniche fino agli anni Ottanta del secolo scorso.

Venuta a conoscenza dei lavori di Berliner, l’ American Bell Telephone Company comprò i diritti della sua invenzione per 50mila dollari, offrendo al giovane di lavorare per l’azienda. Ma il caso volle che Edison, quello della lampadina, nello stesso periodo lavorasse al medesimo progetto. Il fatto che Berliner ne rivendicasse la proprietà proprio non gli andava giù. Così nel 1878 iniziò una lotta per lapaternità dell’invenzione. Nel 1892 la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America assegnò ufficialmente la proprietà del microfono a carbone a Edison. A Berliner non restò che dedicarsi a un nuovo progetto: ilgrammofono. E almeno su questo fronte, fu lui a spuntarla, perché fu proprio questo oggetto, e non il suo antenato, il fonografo di Edison, a raggiungere il grande pubblico per la riproduzione della musica

[Guido]

Grazie per la foto Luciano. Riguardando le foto di questo thread improvvisamente mi sono reso conto che il montaggio della replica della cornetta citofonica è stato fatto con la tecnica del wire wrap
Complimenti

[Luciano1960]

Grazie Guido, ma se proprio me la devo tirarecome "swireppatore" allora vado fiero del prototipo con FPGA da 474 Pins, Packages vari, etc perfettamente funzionante

Luciano

[Luciano1960]

E per essere precisi la replica a wire wrap l'ho eseguita per realizzare il Porter BTICINO 2659n e non della cornetta citofonica.

Luciano

[Guido]

Troppo bello
Visto dal lato collegamenti sembra un lavoro artistico, complimenti