Capsula microfonica a carbone ... 2.0 :)

Schemi di elettronica analogica di segnale e potenza
Guido
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Re: Capsula microfonica a carbone ... 2.0 :)

Messaggio da Guido »

Salve Luciano,
purtroppo stasera forse non ce la faccio, ti faro' sapere.
Ad ogni modo quindi vedo che le resistenze sono da 6800 ohm + 120 ohm, che aggiunte a qualche 100 ohm dello stadio con Q3 con un assorbimento di circa 0,7 mA (a causa della tensione piu' alta) porta ad una caduta di tensione di 0,0007 x 7100 = 5 V circa, e quindi 3 V sulla capsula circa.
Per il file .asc o altri file che vuoi condividere potresti iscriverti a Dropbox. Non ci mettere dati importanti, perche' la sicurezza di queste piattaforme non e' totale, ma va bene per condividere files con altri, dando l'url.
Ci si risente
Luciano1960
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Re: Capsula microfonica a carbone ... 2.0 :)

Messaggio da Luciano1960 »

Ciao Guido,

ecco il link dove scaricare il file .asc dello schema in oggetto.

https://drive.google.com/file/d/1OKJa45 ... sp=sharing

Non voglio metterti fretta, anzi, con il file .asc già belle che pronto ci si può dedicare solo alla simulazione.

Mille grazie per la disponibilità

Luciano
Guido
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Re: Capsula microfonica a carbone ... 2.0 :)

Messaggio da Guido »

Ah, benissimo, purtroppo stasera si è fatto tardi spero domani di riuscire a vederlo.
Guido
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Re: Capsula microfonica a carbone ... 2.0 :)

Messaggio da Guido »

Allora, guardando bene lo schema a maggior ragione penso di possa escludere che ci sia un microfono a condensatore perche' ai suoi capi c'e' sempre non piu' di 0,6 V che e' la Vbe di Q1. Quindi penso che sia un microfono piezoelettrico.
Inoltre dalle prove fatte purtroppo penso che il generatore "Voltage" di LTSpice abbia un bug. Se viene impostato in DC ha un comportamento normale: se ai suoi capi viene inviata una tensione superiore alla sua Vout il generatore assorbe corrente; avviene il contrario se la Vout del generatore e' superiore alla tensione che gli viene inviata.
Se invece viene impostato su Sine diventa valida solo la seconda condizione: cioe' Vout di picco superiore alla tensione che gli viene inviata provoca un effettivo passaggio di corrente dal generatore verso il circuito .
Pertanto il tuo microfono caro Luciano, non modulava la corrente inviata al generatore attraverso R2 ed R3. Solo impostando la Vout di picco a 0,8 o superiore il tutto funziona e Q3 amplifica correttamente

Ho messo il mio circuito con quelle poche modifiche su Dropbox.
https://www.dropbox.com/s/67c83rij4l6er ... o.asc?dl=0
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Pier Aisa
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Re: Capsula microfonica a carbone ... 2.0 :)

Messaggio da Pier Aisa »

In merito alle periferiche spice, bisogna considerarle come idealissime ! Intendo dire che il generatore di tensione deve sempre essere accompagnato con delle resistenze che ne caratterizzino la impedenza interna. Lo puoi fare in maniera integrata usando il parametro della periferica spice V internal resistor oppure metterla esterna. Questo è importante perchè spice quando vede una device V impone una tensione a quei nodi considerandola come ideale e qundi potrebbe fornire corrente infinita. Per non cadere in questi paradossi consiglio di completare lo schema aggiungendo delle impedenze per disaccoppiare le porte di tensione V.
Ciao
Pier
Luciano1960
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Re: Capsula microfonica a carbone ... 2.0 :)

Messaggio da Luciano1960 »

[*]Ciao Pier, concordo pienamente con le tue considerazioni, infatti avevo inserito nel dibattito la simulazione con la resistenza serie al generatore sinusoidale cercando di modellizzarlo come specificato nelle caratteristiche del microfono a condensatore. Approfitto della risposta di Pier per una mia personale riflessione sul circuito in oggetto. Partiamo dal fatto che la cornetta citofonica analogica universale deve obbligatoriamente adattarsi elettricamente alla preesistente architettura. Ciò pone dei paletti e nel caso del microfono a carbone, in assenza di quest’ultimo necessariamente occorrerà far sì che il circuito che lo emula dovrà indipendentemente dalla soluzione circuitale adottata soddisfare le specifiche elettriche richiesta dalla circuiteria preesistente. Ora, se il microfono a carbone si comportava come una resistenza variabile in funzione della pressione esercitata dalla voce, pure il circuitino in oggetto dovrà rispondere allo stesso modo affinché il lato opposto del circuito possa rispondere come dovuto. Per tale ragione iniziò a sospettare che la tipologia di circuitino non risponde ai cononi conosciuti (vedi amplificatore in classe A come ipotizzato inizialmente in questo post) ma bensì come un escamotage tecnico per supplire alla mancanza del microfono a carbone ma nel contempo rivoluzionando la logica di amplificazione a favore invece di una risposta elettrica simile a quella del microfono a carbone. Non so se sono stato chiaro ma credo che occorra cambiare paradigma nel cercare di capire il circuitino in oggetto. O sbaglio ?
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Pier Aisa
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Re: Capsula microfonica a carbone ... 2.0 :)

Messaggio da Pier Aisa »

Grazie per le tue considerazioni.
Appena uscito questo video dello zio Dave
https://www.youtube.com/watch?v=YITrlQc ... ploademail
Luciano1960
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Re: Capsula microfonica a carbone ... 2.0 :)

Messaggio da Luciano1960 »

Ciao Pier,

ho visto il video ma la capsula microfonica a condensatore è di tipo professionale direzionale, nel mio circuitino la capsula è sempre a condensatore ma di tipo economico ed omnidirezionale (vedi allegati).

Ho allegato pure lo schema equivalente di questi economiche capsule microfoniche omnidirezionali.

Ribadisco quanto già ipotizzato precedentemente, il fatto che la capsula microfonica in oggetto non sia connessa nella modalità che potete trovare in centinaia di ciircuiti in rete credo sia la chiave di lettura per poter comprendere il funzionamento dello stesso.

Segnalo inoltre che la distanza dal circuitino presente nella cornetta citofonica al porter esterno BTICINO 2659n può raggiungere nei peggiore dei casi 20/30 metri ragion per cui credo sia improbabile che il progetto originale ipotizzasse di trasportare un segnale audio su tale tratta.
Ricordo che il microfono a carbone presente nei citofoni un pò datati assolve a tale compito senza elettronica alcuna ma semplicemente variando il proprio valore resistivo al variare della pressione acustica della voce (l'ho aperto per curiosità ed all'interno trovate una sottile membrana e della polvere di carbone, null'altro)

Credo che il circuito seguente (già postato) aiuti nella comprensione della logica del mio circuitino :

https://digilander.libero.it/francodpx/ ... c_carb.htm

Luciano
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Guido
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Re: Capsula microfonica a carbone ... 2.0 :)

Messaggio da Guido »

Effettivamente come ha suggerito Pier ed anche tu, Luciano, mettendo la resistenza serie il funzionamento diventa piu' verosimile, ma ho fatto una miriade di prove che alla fine non ci capisco piu' niente.

Ad ogni modo ragazzi, qui si possono fare due ipotesi: o c'e' un errore nello schema oppure non e' un microfono a candensatore, per il semplice fatto che ai capi dei microfono non ci saranno MAI piu' di 0,6 V.
E l'amplificatore interno ha necessita' di almento 2 V per funzionare. :!:

Inoltre:
Caro Luciano, l'impedenza indicata nel datasheet e' limpedenza di uscita, e non la resistenza apparente esibita dal sistema di amplificazione di un microfono a condensatore.
Infatti le caratteristiche di alimentazione nella maggior parte dei microfoni a condensatore che ho visto sono : 2V di alimentazione e 0,5 mA di assorbimento, quindi con una resistenza apparente di 4000 ohm, che dovrebbero essere impostate come resistenza Serie nel generatore usato come sostituto del microfono. Ho provato anche con questo valore di resistenza serie ma non mi ricordo il risultato :(
I 2200 ohm e' l'impedenza ideale di uscita dell'operazionale interno al microfono, che dovrebbe essere rispettata per avere il migliore accoppiamento con gli stadi successivi.
A mio parere.
Luciano1960
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Re: Capsula microfonica a carbone ... 2.0 :)

Messaggio da Luciano1960 »

Ciao Guido,

prima di pubblicare il post ho ricontrollato lo schema due volte in quanto anch'io non mi ci capacitavo. Ora anche tu dubiti di ciò.

Domani smonto nuovamente la cornetta e ricontrollo il PCB per verificare la compatibilità con lo schematico da me prodotto.

Appena concludo vi aggiorno (sperando di non aver sbagliato ... :roll:

Buonanotte e grazie
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