progetto alimentatori lineari . capire le basi .

Area dedicata ai convertitori lineari e di tipo switching (SMPS). Scambio di schemi, calcoli e progettazione
bagnato gianluca
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progetto alimentatori lineari . capire le basi .

Messaggio da bagnato gianluca »

mi pare che lo schema fosse questo.
mi pare che lo schema fosse questo.
IMG_20180318_011117.gif (215.45 KiB) Visto 6354 volte
ciao pier. anni fa, mi son costruito un ali. per provare su banco gli ampli per impianti car. volevo chiederti se lo schema che mi sono inventato ha delle pecche . in pratica: trafo di recupero 400w doppio secondario da 15,5 v a.c. doppio ponte diodi parallelati solo in uscita . 4 cond. da 35vl. 10000uf ciascuno parallelati da 4 mkt da 1 uf direttamente saldati sui reofori degli elettrolitici. lo stadio di stabilizzazione e' in pratica simile al tuo. la diversita' sta nell'aver usato 5 2n3055 quindi npn con relative resistenze di bilanciamento e di aver usato il 7812 in darlington con un tip 3055 per essere tranquillo sulla erogazione di corrente in base dei transistors di potenza.con emitter solo collegato alle basi dei transistor . ho provvisto anche due condensatori da 100nf sui reofori del 7812 sia in ing. che in out e di un 1n 4007 inverso sempre tra out e in del 7812. per recuperare i volts di caduta delle giunzioni ho saldato tra massa e il pin massa del 7812 ,sempre un diodo 1n4007 inverso ,cosi da avere 0,7 volts in piu . in uscita del darlington che ho composto ho parallelato un cond. elettr. da 220 uf con uno da 100nf per rendere stabile il pilotaggio delle basi. e sull uscita di potenza ho fatto altrettanto usando pero' un 470 uf con il 100nf. come protezione per i corti ho trovato un modo semplice: un fusibile tra massa e il diodo inverso collegato al pin massa dello stabilizzatore . uno sul 230v in ingresso e 3 in parallelo per avere una zona di contatto maggiore all'uscita. ho provato una decina di volte a mettere in corto l'uscita e ho visto che è stato efficace . ha funzionato per anni poi l'ho regalato ad un mio amico perche' non avevo piu tempo per ...( divertirmi).... grazie per la lettura ciao. ottimi video e ottima persona.
tiziao
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Re: progetto alimentatori lineari . capire le basi .

Messaggio da tiziao »

Ciao Gianluca,
bello schema realizzato con cose che tutti abbiamo nel cassetto, e la spiegazione è molto chiara.
Vengono implementate delle soluzioni originali come il fusibile sul riferimento del regolatore.
Chiunque anche con poca esperienza può costruire questo schema.

Mi permetto di dare qualche piccolo spunto:
- usare una barra dissipante generosa disporre i 2N3055 a distanza regolare e isolateli
- conviene collegare i collettori dei 3055 con un filo rigido di rame da almeno 1,5mm
- stessa cosa per gli emettitori
- controllare che in uscita non siano presenti oscillazioni in alta frequenza con l' oscilloscopio. nel caso fosse presente muovere il cablaggio ed eventualmente inserire condensatori ceramici di piccola capacità fra base e collettore dei singoli transistor.
Questo a ridosso dei transistore
- i condensatori di filtro sul regolatore forse conviene riferirli a massa
- i tre fusibili di uscita si potrebbero sostituire con un autoripristinante però occorre fare delle prove. Sono diversi da marca a marca e la corrente di intervento varia un poco con la temperatura.
Conviene prenderne alcuni con correnti di intervento Ith leggermente superiori e inferiori a quella che interessa e sperimentare.
- se si vuole rendere il progetto a prova di bomba (specialmente se si usano carichi induttivi) mettere un diodo robusto fra E e C del gruppo dei transistor di potenza (con K verso l' entrata)
- diodo robusto in antiparallelo all' uscita
- per provocare il corto con un interruttore robusto... farlo toccando i due fili (senza i diodi citai sopra) può uccidere facilmente il vostro manufatto)

Conclusioni:
lo schema funziona bene anche come presentato dall' autore... qualche piccolo esperimento non guasta e aiuta ad imparare.

Continuate a mandare schemi e visto l'interesse sull' argomento forse un qualche video sugli alimentatori lineari :mrgreen:
tiziao
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Re: progetto alimentatori lineari . capire le basi .

Messaggio da tiziao »

A proposito di esagerazioni in passato ho realizzato un alimentatore lineare con questo darligton mostruoso:
ESM5045EV.jpg
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Pier Aisa
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Re: progetto alimentatori lineari . capire le basi .

Messaggio da Pier Aisa »

Grazie Gianluca, per avere postato lo schema che è una interessante variante ad npn e grazie a Tizano per i suggerimenti, che condivido appieno.

Tra l'altro grazie ad una segnalazione sul mio video mi sono accorto che sullo schema che ho esposta non avevo indicato il fusibile in ingresso alla 230 V, che avevo dato per scontato, ma non lo avevo riportato a schema.

Aggiungo che è intervenuto anche un paio di volte ........ hehehehe :shock: :shock: :shock: :shock:
Ospite

Re: progetto alimentatori lineari . capire le basi .

Messaggio da Ospite »

Lo schema di Gianluca e' interessante, ma mi sembra che ci sarebbe da aggiungere una pignoleria. La caduta di tensione sulle basi del TIP3055 di pilotaggio e degli altri BJT a valle dovrebbe a mio parere essere complessivamente di 1,4 V. Pertanto sempre a mio parere sarebbe necessario mettere due diodi in serie sul piedino regolatore del 7812. Non ho capito la funzione del fusibile sul piedino regolatore del 7812, se qualcuno me la spiegasse lo rimgrazierei e farebbe cosa gradita.
tiziao
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Re: progetto alimentatori lineari . capire le basi .

Messaggio da tiziao »

Dropuot.jpg
Dropuot.jpg (214.16 KiB) Visto 6332 volte
La spiegazione del fatto che non si usano i diodi in serie al 7812 si vede in figura sotto... a voi la spiegazione?
Per la funzione del fusibile facciamolo spiegare dall' autore ;)
Guido
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Re: progetto alimentatori lineari . capire le basi .

Messaggio da Guido »

Grazie Tiziano per le dritte, ma mi sono spiegato male: mi riferivo al piedino di "ground" del 7812 da me impropriamente chiamato "regolazione" perche' molti, tra cui io, inseriscono diodi e diodi zener per sollevare la tensione di uscita, ed addirittura c'e' chi inserisce trimmer resistivi. Penso che tutte queste soluzioni inficino la capacita' stabilizzante del 7812, ma non avendo altro nel cassetto ...

Riguardo allo schema inoltre sempre a mio parere ci sarebbe una correzione da fare: le resisetnze RP dovrebbero essere messe sugli emettitori dei 3055 per equalizzare il guadagno di questi bjt.
Gianluca, non vuole essere una critica, ma faccio queste osservazioni affinche' io stesso impari qualcosa.
PS per Tiziano: Ripensandoci penso che volessi dire che il dropout sia influenzato da roba messa sul piedino di Ground
Ultima modifica di Guido il lun 19 mar 2018, 11:50, modificato 1 volta in totale.
tiziao
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Re: progetto alimentatori lineari . capire le basi .

Messaggio da tiziao »

Ciao Guido,
- nel caso di regolatori 78XX per funzionare necessita di una tensione ai suoi capi di 1,8/2V che basta a polarizzare un BJT
- sollevare il pin di riferimento con diodi è pratica comune... usare trimmer e resistenze non è consigliatissimo in quanto la Iq è di qualche mA.
- il fusibile sul pin di riferimento è stato messo in quanto in condizioni limite aumenta la corrente assorbita e rompe il fusibile (questa è una cosa che non ho mai visto nella letteratura e Gianluca avrà sperimentato nella pratica)

Tiziano
Guido
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Re: progetto alimentatori lineari . capire le basi .

Messaggio da Guido »

Grazie ancora Tiziano, ma se salta il fusibile sul piedino di Ground, la tensione non dovrebbe schizzare su al massimo ? Boh
bagnato gianluca
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Re: progetto alimentatori lineari . capire le basi .

Messaggio da bagnato gianluca »

rispondo con un grazie a tutti gli interventi, mi avete dato dei buoni consigli. non sono un grande esperto ,qualche base ce l ho ma ho pure,molte lacune. ben vengano le buone critiche , dandoci una mano impariamo un po tutti. per il fusibile che mi sono inventato sulla massa del 7812 ,( mi ricordo un po vagamente perche' sono anni che avevo costruito l'ali)avevo provato diverse volte a provocare un corto pieno e mi sembra che saltava sempre quello . sembra che su bassi amperaggi i fusibili siano piu reattivi. forse e' solo una mia impressione. ma anche successivamente , quando capitava di assorbire oltre i limiti , mi proteggeva da overcurrent. mi e' parso strano pure a me pero' funzionava. i diodi inversi sul pin massa del regolatore forse erano davvero due . non ho mai potuto fare rilevamenti con oscilloscopio , non riuscivo a comprarne manco un quarto... costavano un botto. quindi il ripple non ho mai potuto constatarlo. quello che posso dire e' che con correnti elevate, oltre i 10 amp.di picco mi viene in mente che il voltmetro non oscillava un granche', mi pare tra i 100/200 mv al massimo considerando anche l'inerzia dello strumento x spostarsi. per le resistenze di compensazione sui 2n3055 , non penso che abbia sostanziale differenza metterle sui collettori o gli emettitori . avevo provato prima di assemblare il tutto in modo definitivo, ad invertire. ma non mi cambiava nulla anche pilotando delle ventole . poi magari penso in modo errato. i cablaggi e la dissipazione sono due argomenti che ho sempre curato, avevo usato mi pare del 6mmq ben fasciettati tra loro. masse rigorosamente stellari e dissipatori enormi con moti convettivi ricercati per una fluidita' di raffreddamento. il punto che curo sempre allo spasmo sono le zone di contatto sia elettriche che dissipative. piste stagnate e larghe. e dove serve, le supporto di un conduttore nudo stagnato a sua volta sulle piste stesse. sil pad puliti e rasati di un finissimo strato di (silicato d'alluminio all'epoca). adesso che assemblo e riparo pc , uso la mx4. ottima pasta termica ad un prezzo ragionevole. grazie a tutti.
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