Ciao a tutti, spero possiate fugare i miei dubbi e/o aiutarmi a risolvere il problema.
Ho sempre costruito alimentatori variabili stabilizzati con lo schema postato di NE
e mi hanno sempre soddisfatto. Non li ho mai testati a fondo perchè anche se i tester
misurano fino a 10 A i cavi non lo permettono.
Finalmente il grande Pier ha creato il Carico Elettronico e mi ha fatto immensamente felice.
Come vedete ho realizzato lo schema più semplice e non avendo un regolatore ho messo
come Pier 5 diodi. Niente controllo temperatura perchè lo userò max20 secondi alla volta.
Con la resistenza di 0,1 ohm posso vedere direttamente la corrente assorbita. Inizialmente
l'ho provato con l'alimentatore variabile GVDA recensito da Pier ed ho potuto verificare
che in effetti la differenza tra la misura data dallo strumento e quella presa nella resistenza
sono davvero quasi uguali. Bene, anzi male.... qui iniziano i problemi/dubbi.
Ho un trasformatore preso da un UPS di 14,7V AC esatti, raddrizzato con un ponte da 35A
e un cond da 4700microF. Assorbendo esattamente 5A ho una caduta di tensione
da 13,8V a 10,5V. Ci sto pensando ora, purtroppo non ho misurato la caduta di tensione AC.
Vi chiedo se è normale una tale caduta di tensione che non avevo mai misurato e controllato
non avendo avuto mai un carico elettronico (GRAZIE PIER !!!!). A me questi 3 volts sembrano
troppi... anzi, dirò di più, già con solo 1A la tensione comincia a scendere (non ho segnato
nemmeno questo...).
Grazie
Dubbi e Alimentatore stabilizzato variabile e carico elettronico
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Re: Dubbi e Alimentatore stabilizzato variabile e carico elettronico
Ciao, immagino che i 13,8 V siano all'uscita dello stabilizzatore. Allora consideriamo la minima tensione che l' LM317 richiede per lavorare, che è circa 2,5V e sommiamo le giunzioni che si trovano in serie all'ingresso: 2 diodi del ponte e la giunzione b-e del transistor. Quindi la tensione differenziale minima in ingresso dovrebbe essere attorno ai 4,6 V. 13,8 + 4,6 = 18,4 V in totale, e sotto carico, per avere una corretta stabilizzazione.
Quindi potresti avere una tensione in ingresso troppo bassa. Se la osservi con un oscilloscopio probabilmente vedrai che il dente di sega sul C di filtro scende sotto il valore minimo richiesto, e sull'uscita dovresti vedere la continua con dei "buchi" alla stessa frequenza del ripple, cioè 100 Hz.
Quindi potresti avere una tensione in ingresso troppo bassa. Se la osservi con un oscilloscopio probabilmente vedrai che il dente di sega sul C di filtro scende sotto il valore minimo richiesto, e sull'uscita dovresti vedere la continua con dei "buchi" alla stessa frequenza del ripple, cioè 100 Hz.
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Re: Dubbi e Alimentatore stabilizzato variabile e carico elettronico
Ciao e grazie per la risposta.
Io ho 14.7V in alternata! Nel ponte ho più di 19v quindi dovrei esserci.
E cmq anche assorbendo 1A la tensione scende...
Non ho l'oscilloscopio, che misure posso fare?
Io ho 14.7V in alternata! Nel ponte ho più di 19v quindi dovrei esserci.
E cmq anche assorbendo 1A la tensione scende...
Non ho l'oscilloscopio, che misure posso fare?
Re: Dubbi e Alimentatore stabilizzato variabile e carico elettronico
Che la tensione raddrizzata scenda è normale. Ma se scende sotto i 18 V lo stabilizzatore non ce la fa, e allora comincia a scendere anche la tensione in uscita.
Potresti provare a cortocircuitare la R4 per escludere il transistor regolatore. Allora, se il tuo LM317 è in formato TO220, il circuito deve funzionare fino a circa 1,5 A . In questo modo "risparmi" 0,6 V sulla tensione di ingresso, cioè bastano circa 17,5 V per stabilizzare.
Se funziona allora è probabilmente il transistor che è "cotto" e forse ha un beta molto basso. Che transistor è ?
Oppure puoi scollegare il collettore del transistor. Così non risparmi i 0,6 V sull'ingresso, ma è sempre solo l' LM317 che lavora. Se la tensione in uscita cala sotto carico, allora la tensione di ingresso è insufficiente e devi cambiare trasformatore.
Un altro piccolo trucco per risparmiare qualche decimo di volt è usare un ponte di diodi Schottky, che hanno una caduta diretta più bassa.
Potresti provare a cortocircuitare la R4 per escludere il transistor regolatore. Allora, se il tuo LM317 è in formato TO220, il circuito deve funzionare fino a circa 1,5 A . In questo modo "risparmi" 0,6 V sulla tensione di ingresso, cioè bastano circa 17,5 V per stabilizzare.
Se funziona allora è probabilmente il transistor che è "cotto" e forse ha un beta molto basso. Che transistor è ?
Oppure puoi scollegare il collettore del transistor. Così non risparmi i 0,6 V sull'ingresso, ma è sempre solo l' LM317 che lavora. Se la tensione in uscita cala sotto carico, allora la tensione di ingresso è insufficiente e devi cambiare trasformatore.
Un altro piccolo trucco per risparmiare qualche decimo di volt è usare un ponte di diodi Schottky, che hanno una caduta diretta più bassa.