Buongiorno a tutti,
Oggi vi vorrei parlare di fusibili, di neutro e di fase.
Sto osservando una scheda di alimentazione di un motore d’aspirapolvere centralizzato, su un sistema monofase.
E dotata di un fusibile di protezione.
Abito in Francia e il cablaggio è di norma polarizzato.
Il fusibile è a protezione della scheda sul neutro.
Non ho solide basi su questo argomento ma istintivamente mi sarei aspettato il fusibile sulla fase.
Allo stesso tempo se lo stesso sistema fosse stato installato in un paese dove lo prese non sono polarizzate, questa domanda non me la sarei fatta.
Ho però letto che nel caso di un sistema trifase sarebbe più opportuno sul neutro affinché essendo questo comune a tutte le fasi, non ci si troverebbe con uno statore non alimentato e gli altri si.
Anche se immagino che sul sistema trifase attuali il sistema sarebbe stato protetto da un bipolare.
Una persona che avrebbe la voglia di rassicurarmi sul fatto che sulla fase e sul neutro non ci sia alcuna differenza?
Grazie in anticipo e buon pomeriggio
Davide
Fusibile, fase e neutro. Dubbi di alternata.
Re: Fusibile, fase e neutro. Dubbi di alternata.
I vecchi elettricisti, che avevano imparato la professione al lavoro senza scuola, chiamavano la fase "andata" e il neutro "ritorno".
Il fusibile interviene per il superamento prolungato della corrente massima prevista, essendo che questa scorre tra fase e neutro in maniera alternata, AC appunto, il fusibile interviene lo stesso, lui sente la corrente lo attraversa e non sa' dovè connesso.
Gli elettrodomestici funzionano indipendentemente del senso di inserimento della spina, ma esistono impianti che invece richiedono una corretta connessione di fase, come per esempio anche una semplice caldaia.
Per quanto riguarda il trifase con collegamento " y " con neutro, in teoria si potrebbe proteggere con un solo fusibile, ma credo che in questi casi, ci siano delle norme tecniche da rispettare che impongono come realizzare l'impianto.
Il fusibile interviene per il superamento prolungato della corrente massima prevista, essendo che questa scorre tra fase e neutro in maniera alternata, AC appunto, il fusibile interviene lo stesso, lui sente la corrente lo attraversa e non sa' dovè connesso.
Gli elettrodomestici funzionano indipendentemente del senso di inserimento della spina, ma esistono impianti che invece richiedono una corretta connessione di fase, come per esempio anche una semplice caldaia.
Per quanto riguarda il trifase con collegamento " y " con neutro, in teoria si potrebbe proteggere con un solo fusibile, ma credo che in questi casi, ci siano delle norme tecniche da rispettare che impongono come realizzare l'impianto.
Ultima modifica di Maxvarese il ven 22 mar 2024, 12:14, modificato 4 volte in totale.
Re: Fusibile, fase e neutro. Dubbi di alternata.
Ciò che va, singolarmente o come somma, deve tornare, che sia una sola fase, due o un sistema tripolare con o senza neutro (quadripolare con neutro).
Vale la prima legge di Kirchhoff: su ogni nodo devi avere la somma delle correnti nulla.
Se non è così, hai "dispersione" da qualche parte (motivo per cui si usano le protezioni come gli interruttori differenziali).
In tal caso non hai un bilanciamento della somma delle correnti che entrano con la somma di quelle che escono.
Cosa tutt'altro che rassicurante.
Se invece ciò che entra (la somma), esce (riferito sempre alla somma delle correnti) allora, e solo allora, non hai dispersioni.
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PS Spero non sia stato troppo contorto in quello che ho scritto.
Vale la prima legge di Kirchhoff: su ogni nodo devi avere la somma delle correnti nulla.
Se non è così, hai "dispersione" da qualche parte (motivo per cui si usano le protezioni come gli interruttori differenziali).
In tal caso non hai un bilanciamento della somma delle correnti che entrano con la somma di quelle che escono.
Cosa tutt'altro che rassicurante.
Se invece ciò che entra (la somma), esce (riferito sempre alla somma delle correnti) allora, e solo allora, non hai dispersioni.
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PS Spero non sia stato troppo contorto in quello che ho scritto.
“...dentro i confini del computer, sei tu il creatore. Controlli - almeno potenzialmente - tutto ciò che vi succede. Se sei abbastanza bravo, puoi essere un dio. Su piccola scala.”
L. Torvalds
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Guido C.
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Re: Fusibile, fase e neutro. Dubbi di alternata.
Buongiorno,
Vi ringrazio per il vostro contributo.
Ne deduco che su un sistema monofase (fase-neutro) non c'è assolutamente nessuna differenza.
La carta continuerà comunque ad essere alimentata con la sola fase pur essendo il fusibile interrotto e questo ammetto, l'ho trovato non intuitivo.
Tanti saluti
Davide
Vi ringrazio per il vostro contributo.
Ne deduco che su un sistema monofase (fase-neutro) non c'è assolutamente nessuna differenza.
La carta continuerà comunque ad essere alimentata con la sola fase pur essendo il fusibile interrotto e questo ammetto, l'ho trovato non intuitivo.
Tanti saluti
Davide
Re: Fusibile, fase e neutro. Dubbi di alternata.
Nota: se l'impianto e' a norma e le procedure di utilizzo e manutenzione seguono la normativa, la differenza tra avere il fusibile (TERMICO) sul neutro o sull afase sono modeste.
1. Il fusibile protegge l'impianto elettrico e il dispositivo dalle sovracorrenti (corto circuito per esempio). Le correnti in operazione normale e anche le sovracorrenti passano sia per la fase che per il neutro, quindi vengono rivelate allo stesso modo e la interruzione del circuito causata dalla rottura del fusibile le interrompe identicamente.
2. Dato che l'installazione e' a norma, che all'interno del dispositivo ci sia una parte maggiore o minore di circuiteria che, a fusibile interrotto, "oscilla" seguendo la fase non conta per definizione, altrimenti non sarebbe a norma.
3. La manutenzione si effettua comunque A DISPOSITIVO ISOLATO (tirando fuori la spina...) e quindi la posizione del fusibile non cambia la sicurezza nel momento in cui il dispositivo dovesse essere aperto per manutenzione (reminder - non effettuate MAI la manutenzione a dispositivo collegato...).
4. dove fase e neutro sono differenti sta nei corti verso terra (il terzo filo), ma per quello non e' il fusibile termico che interviene, e' il differenziale a monte, che e' infinitamente piu' sensibile e preciso del termico.
1. Il fusibile protegge l'impianto elettrico e il dispositivo dalle sovracorrenti (corto circuito per esempio). Le correnti in operazione normale e anche le sovracorrenti passano sia per la fase che per il neutro, quindi vengono rivelate allo stesso modo e la interruzione del circuito causata dalla rottura del fusibile le interrompe identicamente.
2. Dato che l'installazione e' a norma, che all'interno del dispositivo ci sia una parte maggiore o minore di circuiteria che, a fusibile interrotto, "oscilla" seguendo la fase non conta per definizione, altrimenti non sarebbe a norma.
3. La manutenzione si effettua comunque A DISPOSITIVO ISOLATO (tirando fuori la spina...) e quindi la posizione del fusibile non cambia la sicurezza nel momento in cui il dispositivo dovesse essere aperto per manutenzione (reminder - non effettuate MAI la manutenzione a dispositivo collegato...).
4. dove fase e neutro sono differenti sta nei corti verso terra (il terzo filo), ma per quello non e' il fusibile termico che interviene, e' il differenziale a monte, che e' infinitamente piu' sensibile e preciso del termico.