salve a tutti.
Ho provato a calcolarmi la tensione di uscita ai capi del condensatore al variare della frequenza del segnale d'ingresso.
Per fare questo ho voluto impiegare due strade:
1-la prima strada utilizzata è stata quella utilizzando la formula del partitore di tensione Vc (=(Xc/(Xc+R))Vi ), andandomi a calcolarmi prima la reattanza capacitiva Xc= (=1/(6.28f C)) per ogni frequenza f del segnale d' ingresso Vi= 5volt;
2- la seconda, invece , è stata quella di usare la formula Vo(f)=Vi/√(1+(2*3,14*f*R*C)^2).
Domanda :
dal momento che la formula impiegata nella seconda procedura altro non è che una "semplificazione" del partitore, perché non ottengo gli stessi risultati?
grazie a ci mi vorrà aiutare
Filtro RC passivo 1 ordine
Filtro RC passivo 1 ordine
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Re: Filtro RC passivo 1 ordine
La prima formula, per quanto possa sembrare intuitivamente corretta, è in realtà errata.
Hai infatti applicato in modo secco la formula del partitore di tensione su un partitore formato in realtà da due impedenze (o meglio, una resistenza pura ed una reattanza capacitiva pura). Le impedenze generiche non sono puramente resistive, cioè la corrente non è necessariamente in fase con la tensione. Bisogna quindi tenere conto anche dell'angolo tra vettore tensione e vettore corrente (sfasamento).
Per applicare tale formula (che si può scrivere come Zc/(Zc+Zr)), volendo concentrare l'attenzione sul calcolo dei soli moduli, pur però tenendo conto anche dello sfasamento, al denominatore bisogna riportare il modulo dell'impedenza serie Zc+Zr, cioè √(Xc^2+R^2), pertanto la formula sarà Xc/√(Xc^2+R^2). In realtà anche al numeratore si dovrebbe mettere il modulo di Zc, ma essendo Zc=-j/ωC, il suo modulo sarebbe √((1/ωC)^2+(0)^2)=√(1/ωC)^2=1/ωC=Xc (la parte reale non c'è, è infatti zero).
Non bisogna dimenticarsi che quando si trattano le impedenze, esse devono essere considerate come dei vettori, e quindi si rende necessario l'uso dell'algebra vettoriale, non più quella algebrica.
Hai infatti applicato in modo secco la formula del partitore di tensione su un partitore formato in realtà da due impedenze (o meglio, una resistenza pura ed una reattanza capacitiva pura). Le impedenze generiche non sono puramente resistive, cioè la corrente non è necessariamente in fase con la tensione. Bisogna quindi tenere conto anche dell'angolo tra vettore tensione e vettore corrente (sfasamento).
Per applicare tale formula (che si può scrivere come Zc/(Zc+Zr)), volendo concentrare l'attenzione sul calcolo dei soli moduli, pur però tenendo conto anche dello sfasamento, al denominatore bisogna riportare il modulo dell'impedenza serie Zc+Zr, cioè √(Xc^2+R^2), pertanto la formula sarà Xc/√(Xc^2+R^2). In realtà anche al numeratore si dovrebbe mettere il modulo di Zc, ma essendo Zc=-j/ωC, il suo modulo sarebbe √((1/ωC)^2+(0)^2)=√(1/ωC)^2=1/ωC=Xc (la parte reale non c'è, è infatti zero).
Non bisogna dimenticarsi che quando si trattano le impedenze, esse devono essere considerate come dei vettori, e quindi si rende necessario l'uso dell'algebra vettoriale, non più quella algebrica.
Esistono 10 tipi di persone. Quelli che capiscono il binario e quelli che non lo capiscono
Re: Filtro RC passivo 1 ordine
grazie mille per la spegazione
- Pier Aisa
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Re: Filtro RC passivo 1 ordine
Secondo me è molto comodo utilizzare Spies ti allego un piccolo circuitino