modifiche alimentatore

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alex micheletti
Messaggi: 2
Iscritto il: lun 13 dic 2021, 10:25

modifiche alimentatore

Messaggio da alex micheletti »

Buon pomeriggio a tutti,ho trovato sul web lo schema elettrico di un alimentatore universale da 1,5A.Io lo vorrei modificare,in modo da ottenere le stesse tensioni in uscita come negli alimentatori universali che si trovano in commercio.Come posso fare?
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blue3121
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Iscritto il: dom 24 gen 2021, 7:22

Re: modifiche alimentatore

Messaggio da blue3121 »

Scusami ma non ho capito cosa vuoi ottenere. Una tensione variabile in modo continuo ?
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Guido C.
TheOrdinarySuperhero
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Iscritto il: mar 2 ott 2018, 15:16

Re: modifiche alimentatore

Messaggio da TheOrdinarySuperhero »

Primo 1.5A puoi averli solo se dissipi bene bene il 317 sopratutto se vuoi usalo per avere basse tensioni
Secondo sarebbe meglio partire da tensioni un po piu alte in uscita dal transformatore (15v?) cosi da poter creare anche la 12V che é utilissima
se vuoi avere una varizione continua ti serve un potenziometro al poso delle varie resistenze singole
Santeweb
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Iscritto il: gio 8 apr 2021, 19:54

Re: modifiche alimentatore

Messaggio da Santeweb »

ciao, io che ho studiato bene come funziona questo egregio integrato e fatte molte prove pratiche , il fatto di supportare sempre 1,5 ampere dipende dalla potenza che si vuole dissipare, ovviamente se si pretende troppo a tensioni alte tra entrata e uscita il regolatore si brucia, ad esempio se in ingresso ho 25 volt e in uscita ne regolo solo 6 V , la differenza sono 19 volt, sapendo che al massimo posso chiedere 20W di potenza , 20/19= 1,05 A
, se superiamo questa corrente l'integrato si brucia, nelle specifiche è indicato che fino a 1,5 A ma a certe condizioni, se invece in uscita vogliamo 18 V, la differenza tra ingresso e uscita sono 7 volt, se calcoliamo 7x1,5 A max= 10,5 W , quindi stiamo tranquilli perchè stiamo sotto al limite max di potenza limite e l'integrato scalda ma non si non si brucia.
Con questi calcoli ho dimostrato che l'integrato ha dei limiti , ma questi vengono risolti se viene aiutato da un transistor di potenza.
quindi attenzione alla regolazione della tensione sotto carico, tenere d'occhio l'amperaggio in modo da non superare il limite dell'integrato,
C'è da tenere conto anche che c'è un limite di differenza di tensione tra entrata e uscita di 37 volt, la minima tensione applicabile è di 3 volt.
con delle formule si possono calcolare i valori di tensione di uscita e della resistenza R2 messa tra massa e il pin ADJ.

Vout= 1.25 x (1+R2/R1)+(IadjxR2)

sapendo che 1,25 è la tensione Vref e R1 viene indicato come valore fisso 220 ohm

possiamo calcolare la R2 con questa formula sapendo che la tensione di uscita che vogliamo ottenere

R2=R1 x ((Vout-Vref)-1)

con questa formuletta potete calcolare la R2 per avere la tensione minima , e quindi anche la R2 per la tensione massima,
la differenza di questi due valori è il valore dell 'eventuale potenziometro di regolazione della tensione di uscita.
Ciò serve per regolare una tensione minima giusta per non avere una differenza troppo esagerata tra ingresso e uscita per i problemi di massima corrente prelevabile in concomitanza con la potenza massima ottenibile. Spero di essere stato di aiuto.

questo il link del datasheet, con anche schemi di esempio di utilizzo: https://pdf1.alldatasheet.com/datasheet ... LM317.html
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